venerdì 1 febbraio 2013

RINNOVATO DOPO 12 MESI IL CCNL DELLE TELECOMUNICAZIONI

Uilcom Campania
Comunicato stampa
LAVORO. TELECOMUNICAZIONI: RINNOVATO IL CCNL. RECUPERO SALARIALE E GARANZIE NORMATIVE PER I QUASI 200 MILA LAVORATORI DEL SETTORE.
TAGLIALATELA, UILCOM: SCONGIURATA LA FUORIUSCITA DAL PERIMETRO CONTRATTUALE DEI CUSTOMER E DELL’OUTSOURCING. ADESSO AFFRONTIAMO LE CRISI E RINNOVIAMO OVUNQUE GLI ACCORDI DI II LIVELLO
Da qualche ora gli oltre 5000 operatori di call center e lavoratori delle aziende di Telecomunicazione hanno nuovamente un contratto nazionale. Alle 8.30 di stamane, infatti, si è chiusa la due giorni di confronto tra Astell in rappresentanza delle imprese e le delegazioni nazionali di Slc-Cgil Fistel-Cisl e UILCOM-UIL in rappresentanza dei lavoratori del comparto.
A darne l’annuncio è Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania:
“Abbiamo chiuso una vertenza importante che restituirà da subito dignità salariale e normativa a tantissime lavoratrici ed altrettanti lavoratori del settore delle Telecomunicazioni e dei call center che da 12 mesi pagavano il costo della crisi a causa di questo mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto ormai da un pezzo. In questo modo ci sarà fin da subito un recupero salariale. Ma anche maggiori garanzie – spiega il sindacalista Uil – per il lavoro in appalto e per l’outsourcing. Adesso, finalmente, si potrà riprendere il confronto sullo sviluppo dell’intero mondo delle Telecomunicazioni, avendo scongiurato l’uscita dal contratto dei customer service come chiedeva con forza la controparte”.
La trattativa per il rinnovo del CCNL delle Telecomunicazioni è stata infatti lunga, conflittuale ed articolata poiché l’Asstel, associazione datoriale di settore aderente alla Confindustria, poneva il veto sulle clausole sociali richieste dal Sindacato e proponeva la scissione delle Telecomunicazioni in due contratti, definendo di fatto i customer e gli outsourcing come il pezzo pesante e troppo costoso per il quale occorreva la fuoriuscita dal contratto delle Tlc per applicarne un altro meno oneroso e nel quale poter riversare maggiori flessibilità a danno dei lavoratori ed in vantaggio delle imprese.
“Tutto questo è stato impedito – prosegue Taglialatela – e siamo soddisfatti per aver mantenuto fermo il perimetro del contratto, impedendo la realizzazione di un progetto che avrebbe impoverito le Telecomunicazioni e resi vani di fatto tutti gli sforzi fatti finora dal 2000 – anno di nascita del CCNL delle Tlc – per costruire una cornice contrattuale adatta a tutte quelle imprese che operano nel settore della telefonia mobile e fissa, dell’It e dei servizi a valore aggiunto nel campo di internet, dell’Informatica e delle nuove piattaforme digitali”.
Nel dettaglio, il rinnovo prevederà un aumento economico di 135 euro a regime, che sarà parametrato al quinto livello del Ccnl e che verrà suddiviso in tranche: 45 euro saranno erogate in busta paga ad aprile 2013, 25 ad ottobre, 30 ad aprile 2014 e 35 euro ad ottobre 2014 (la richiesta iniziale era di 140 al V livello). Ci sarà un recupero per la vacanza contrattuale pari a 400 euro che sarà erogata ad aprile 2013 per tutti. Saranno previsti meccanismi di flessibilità per i part time che consentiranno alle aziende maggiore autonomia sul lavoro straordinario e supplementare, ma a tutela di questa fascia molto ampia di lavoratori, soprattutto nei call center, vengono inseriti dei tetti massimi di ricorso al lavoro supplementare e straordinario superati i quali su base annua le aziende saranno vincolate al consolidamento orario della prestazione lavorativa a tempo indeterminato.
“Il rinnovo del contratto – si legge ancora nella nota della Uil – apre adesso due fasi importanti: la prima è certamente la gestione delle annunciate crisi occupazionali di aziende strategiche per l’intero settore come Vodafone, per le ‘in house’, e Almaviva capofila delle aziende in outsourcing per le quali – afferma Taglialatela – ci stiamo attivando fin da subito con il Ministero del Lavoro a livello nazionale e con la Regione Campania ed il Comune di Napoli a livello locale per scongiurare ipotesi che mettano in discussione la tenuta occupazionale. Quindi – conclude Taglialatela a none della Uilcom –potremo aprire adesso la fase dei rinnovi dei contratti di secondo livello in tutte quelle aziende dove occorre rinegoziare gli accordi aziendali e i premi per la produttività”.