sabato 25 febbraio 2012

VERTENZA EDENLANDIA E ZOO DI NAPOLI: LUNEDI' 27 FEBBRAIO ORE 10 PRESIDIO DI PROTESTA A PALAZZO SANGIACOMO DI LAVORATORI E SINDACATI

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
 
SINDACATO, VERTENZA EDENLANDIA E ZOO DI NAPOLI. OO.SS. E LAVORATORI ANNUNCIANO PRESIDIO DI PROTESTA PER LUNEDI’ 27 FEBBRAIO DALLE 10 ALLE 13 DINANZI PALAZZO SANGIACOMO CONTRO MANCATO STANZIAMENTO FONDI
Lunedì 27 febbraio dalle 10 alle 13 si svolgerà dinanzi ai cancelli di Palazzo Sangiacomo, sede del Comune di Napoli, un presidio di protesta di lavoratori e sindacati contro la mancata erogazione dello stanziamento di fondi utili alla copertura degli stipendi dei lavoratori di Edenlandia e Zoo promesso ed annunciato dal vice Sindaco di Napoli Tommaso Sodano nell’incontro avuto con la curatela fallimentare agli inizi del mese di febbraio 2012 e mai erogato per problemi, si dice, legati al Bilancio dell’Amministrazione comunale.
La manifestazione è indetta unitariamente dalle Organizzazioni Uilcom-Uil, Slc-Cgil, Filcams-Cgil, Cosnil e Ugl.
Il Comune di Napoli – spiega Massimo Taglialatela, segretario generale UILCOM Campaniail giorno di San Valentino annunciò, con un comunicato stampa a firma del vice Sindaco Sodano che è ancora visibile sul sito internet dell’Amministrazione, l’impegno della Giunta a sostengo dei lavoratori della fallita Parks & Leisure attualmente in cassa integrazione. Non ci spieghiamo però -  si chiede l’esponente sindacale - come un impegno annunciato addirittura a mezzo stampa non sia stato poi seguito dai fatti poiché, a tutt’oggi, nessun contributo di natura economica è pervenuto nelle casse della Curatela fallimentare che gestisce fino al 28 maggio, in regime di esercizio provvisorio, il parco dei divertimenti ed il giardino zoologico di Napoli. La situazione dei lavoratori e delle loro famiglie – prosegue Taglialatela – è drammatica: non si arriva alla metà del mese e, nonostante l’impegno dei lavoratori di mantenere il parco aperto, il clima rigido delle scorse settimane non ha consentito di fare incassi necessari al pagamento degli stipendi. Sulla Curatela, di contro, gravano pesanti incombenze di natura fiscale ed erariale alle quali non si può sottrarre per obblighi di legge. L’annunciato stanziamento avrebbe sicuramente permesso all’attività di rifiatare nell’attesa della pubblicazione del Bando di gara internazionale che, si spera, possa entro la primavera portare a soluzione definitiva l’intera vertenza. Ci aspettiamo che la Giunta, approfittando anche della coincidenza della convocazione della seduta del Consiglio comunale che si volgerà proprio durante la manifestazione di lunedì prossimo, possa trovare in tempi rapidi una soluzione e finalmente deliberare l’erogazione delle somme promesse. Noi – conclude il segretario Uil – non smetteremo neanche un momento di stare al fianco dei lavoratori per cercare di scongiurare la chiusura definitiva del Parco di Edenlandia e dello Zoo con la conseguente drammatica scomparsa da Napoli di un ultimo polmone di verde e di un'area di svago per tutti i cittadini oltre alla perdita di oltre 150 posti di lavoro, se si considera anche tutto l'indotto”.

L'Addetto stampa


Lo storico Parco dei divertimendi di Edenlandia nel quartiere
di Fuorigrotta a Napoli: da mesi è a rischio chiusura



Massimo Taglialatela, Segretario generale Uilcom: il sindacalista
è da mesi impegnato in prima persona nella delicata e
complessa vertenza Edenlandia, nel tentativo di
scongiurare la chiusura dello storico
 parco dei divertimenti di Fuorigrotta




lunedì 13 febbraio 2012

RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI CARTAI: IL 6 MARZO A BOLOGNA SI RIUNISCONO I SINDACATI

Uilcom Campania
Comunicato stampa
RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI CARTAI, IL 6 MARZO A BOLOGNA SI RIUNISCONO I SINDACATI PER LICENZIARE LA PIATTAFORMA. TAGLIALATELA, UILCOM: “FONDAMENTALE RINNOVARE IL CONTRATTO CON MAGGIORI TUTELE PER LAVORATORI E IMPRESE”
Entra nel vivo la vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Cartai, a cui aderiscono tutte quelle imprese operanti nell’industria della carta e del cartone, oltre a quelle cartotecniche e trasformatrici della carta e del cartone. Il prossimo 6 marzo, infatti, nella sede della Cgil di Bologna in via Marconi si riuniranno tutti i delegati del settore aderenti a Slc-Cgil, Fistel-Cisl e UILCOM-UIL per votare ed approvare definitivamente l’ipotesi di piattaforma da presentare ad Assocarta, l’associazione di riferimento delle imprese, affinché parta entro breve il confronto sul nuovo contratto che dovrà avere una decorrenza triennale e restare in vigore dal 1 luglio di quest’anno al 30 giugno del 2015.

In un momento in cui il settore della carta sta continuando ad attraversare una fase di grande difficoltà e la progressiva contrazione dei consumi sta comportando una perdita di stabilità occupazionale, il Sindacato rafforza il valore del contratto collettivo quale strumento principale con cui affrontare le difficoltà del contesto e realizzare un equilibrio tra le necessità dei lavoratori e i problemi delle imprese, come spiega Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom: “Siamo convinti che il rinnovo del contratto sia la garanzia per tutti, lavoratori e imprese, di regole certe e percorsi condivisi per uscire insieme dalla crisi e rilanciare un segmento di mercato strategico per il futuro del Paese e per l’occupazione di tanti giovani”. L’esponente Uil fa un chiaro riferimento al capito del mercato del lavoro inserito in piattaforma con la significativa spinta dei delegati della Campania che al tavolo di confronto sindacale nazionale di settore hanno citato le significative esperienze messe in campo nella nostra realtà dalla Regione con il Piano Lavoro che ha destinato ingenti risorse all’apprendistato. “Siamo convinti – afferma Taglialatela – che un modo per uscire dalla crisi sia quello di formare nuove figure professionali e di investire sui giovani. In questa logica il Piano Lavoro varato dalla Regione Campania premia le aziende che assumo giovani lavoratori con la formula dell’apprendistato professionalizzante, che garantisce al contempo nuova occupazione duratura con alte possibilità di stabilizzazione a tempo indeterminato al termine del percorso di apprendistato, formazione continua in azienda a carico della Regione e significativi sgravi fiscali e contributivi per le aziende che aderiscono offrendo percorsi di apprendistato nelle loro fabbriche a tanti giovani residenti nella Regione. Con il sostegno dei piani formativi della Provincia di Napoli e dei bandi di Italia Lavoro per tutto il resto delle province campane – prosegue Taglialatela – si può addirittura ipotizzare uno sviluppo significativo di un settore che, invece, oggi verte non solo in Campania in forte stato di stallo”.

A Bologna, quindi, il sindacato voterà la piattaforma dopo averla analizzata ancora una volta arricchita dagli spunti che, da domani e fino al 6 marzo, sicuramente giungeranno dalle assemblee che si svolgeranno nei luoghi di lavoro per sottoporre all’approvazione dei lavoratori il testo inizialmente partorito dai delegati di tutt’Italia nell’incontro nazionale unitario svolto a Bologna a fine gennaio. Ma vediamo quali sono i punti salienti su cui le OO.SS. intendono incentrare le principali rivendicazioni per il prossimo triennio. Innanzitutto la parte salariale. Si richiede un aumento di 160 € parametrato al livello C1, che rispetto alle retribuzioni attuali è pari a circa il 10% di aumento salariale. Quindi, restando sempre in tema di salario, le parti sociali si preparano a richiedere ad Assocarta di inserire nel rinnovo anche il tema del secondo di livello di contrattazione, per garantire salario differito e premi di produttività in quei contesti particolarmente virtuosi. Dove, invece, non si riuscirà a ragionare su premi di produzione dovranno essere previsti – sostengono le organizzazioni dei lavoratori – elementi di garanzie come avviene in tutti i contratti per far si che anche i lavoratori delle imprese meno virtuose possano avere un minimo di salario differito. E’ ovvio che la tematica del premio di produzione è sempre più considerata un ‘tabù’ dalle associazione delle imprese, se non è legata di pari passo ad incrementi della produttività, ovviamente, ma anche a maggiori flessibilità da introdurre nell’organizzazione del lavoro. A tal proposito, le OO.SS. si sono dichiarate favorevoli ad un sistema che riveda in chiave maggiormente produttiva le figure professionali. Per questo in piattaforma Slc, Fistel e UILCOM proporranno una rivisitazione dei profili professionali che vada nella direzione di garantire maggiori professionalità e quindi maggiore salario per i lavoratori e, nel contempo, maggiore ‘polifunzionalità’ della forza lavoro complessiva all’impresa che, in particolare, su questo punto richiede da tempo l’apertura di un confronto ufficiale per rendere la prestazione lavorativa appunto più dinamica e sempre più al passo con le innovazioni tecnologiche. Verrà inoltre richiesto ad Assocarta di aumentare la quota di versamento procapite come contributo aziendale al Fondo di previdenza complementare di settore Byblos portandola dall’attuale 1,2 all’1,5% e, sempre in tema di salario e sostegno al reddito, i sindacati si preparano a richiedere la disponibilità all’associazione delle imprese di istituire - come avvenuto già in molti rinnovi contrattuali di altre categorie - un fondo integrativo di assistenza sanitaria di settore. Infine, un capitolo importante in piattaforma sarà destinato alla genitorialità ed alla sicurezza sul lavoro, due tematiche fondamentali sia per i lavoratori ed il loro salario che per le imprese e la sicurezza delle fabbriche. “Siamo convinti – conclude Taglialatela a nome della Uil – che solo rinnovando il contratto come forma di ‘patto solidale’ tra imprese e lavoratori e facendo di questo un contenitore operativo e pieno di diritti e doveri e maggiore tutele si potrà veramente venir fuori dalla crisi”.

L'interno di una cartiera, una fabbrica al giorno d'oggi sempre più rara,
un settore in crisi nel quale è forte la presenza del Sindacato confederale e della Uilcom