mercoledì 19 dicembre 2012

FALLIMENTO EDENLANDIA E ZOO DI NAPOLI: DOMANI PRESIDIO DEI LAVORATORI E DEI SINDACATI DINANZI AL COMUNE



COMUNICATO STAMPA


FALLIMENTO EDENLANDIA E ZOO DI NAPOLI: DOMANI PRESIDIO DEI LAVORATORI E DEI SINDACATI DINANZI AL COMUNE IN VISTA DEL CDA DELLA MOSTRA D’OLTREMARE DI VENERDI’ 21
Domani dalle 10 del mattino i lavoratori di Edenlandia e dello Zoo di Napoli organizzeranno un presidio dinanzi a Palazzo Sangiacomo sede della Giunta Comunale cittadina.
“La manifestazione – spiega Massimo Taglialatela segretario generale Uilcom Campania – si rende necessaria per far avvertire alle istituzioni cittadine il fiato sul collo da parte dei lavoratori e la forte preoccupazione delle OO.SS. in vista del cda dell’Ente Mostra D’Oltremare che venerdì 21 si riunirà in mattinata per decidere se dare o meno il parere favorevole all’offerta che pare sia pervenuta alla Curatela da parte di una società londinese nell’ambito del fallimento della società Parks&Leisure”.
Venerdi prossimo, infatti, il cda della Mostra D’Oltremare si riunirà per analizzare nel dettaglio la proposta di acquisto del Parco di Edenlandia e del Giardino Zoologico di Napoli che pare sia stata formalizzata ufficialmente alla Curatela fallimentare nominata dal Tribunale di Napoli da parte di una società non ben definita che avrebbe sede nel Regno Unito. Questo comporterebbe però, prima dell’assegnazione definitiva da parte della Magistratura all’ipotetico nuovo acquirente, il parere favorevole della Mostra che sarebbe chiamata in causa nella vicenda per ciò che riguarda i canoni locatori visto che è proprietaria dei suoli.
“Siamo alla stretta finale – prosegue il sindacalista Uil – ora si tratta di capire se veramente il Comune di Napoli, che ha partecipazioni e quote in Ente Mostra, voglia fare la sua parte fino in fondo spingendo verso la definizione della vicenda con l’ok della Mostra D’Oltremare, oppure se tutto il percorso relazionale di questi mesi, durante i quali i lavoratori hanno fruito degli ammortizzatori sociali e dell’esercizio provvisorio per scongiurare la chiusura definitiva, non sia servito a nulla. Come organizzazioni dei lavoratori – ha poi concluso Taglialatela - auspichiamo che tutti i soggetti coinvolti nella vicenda si assumano fino in fondo le proprie responsabilità e che si possa dare il via alla conclusione positiva dell’esercizio provvisorio ed all’ingresso di capitali nuovi che rilancino la fallita Parks&Leisure, offrendo nuovamente alla cittadinanza in tempi ragionevoli un nuovo parco giochi ed un giardino zoologico avveniristico ed in linea con quelli all’avanguardia delle principali capitali europee, salvaguardando con ciò ovviamente ogni singolo posto di lavoro”.
Il Sindacato rende noto che sta valutando l’ipotesi di effettuare un presidio anche per il giorno successivo, questa volta però dinanzi ai cancelli della Mostra D’Oltremare mentre si svolgerà il cda previsto per la decisione finale.


Massimo Taglialatela, Segretario Generale Uilcom-Uil Campania:
il sindacalista, in questi mesi, è stato impegnato direttamente
nella vertenza per salvare il Parco giochi di Edenlandia e lo Zoo di Napoli

sabato 15 dicembre 2012

RINNOVI CONTRATTUALI, TELECOMUNICAZIONI. SALTA NELLA NOTTE LA TRATTATIVA



RINNOVI CONTRATTUALI, TELECOMUNICAZIONI. SALTA NELLA NOTTE LA TRATTATIVA. TAGLIALATELA, UILCOM CAMPANIA: “DISTANZE INCOLMABILI SULLE CLAUSOLE SOCIALI. CHIEDEREMO L’INTERVENTO DEL MINISTERO”

Salta nella notte la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle Telecomunicazioni.

Dopo un tour de force durato trentacinque ore, che ha visto le parti datoriali e la delegazione sindacale dividersi fortemente sulle clausole sociali - quei vincoli che legherebbero cioè i lavoratori esternalizzati in appalto alla commessa ed impegnerebbero le aziende destinatarie all’applicazione del contratto di categoria delle Telecomunicazioni – la trattativa si è nuovamente interrotta con un nulla di fatto, nonostante i grandi passi in avanti fatti sulla parte normativa.

“Abbiamo mediato su tutto – spiega Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom Campania e capo delegazione per la regione al tavolo delle trattative – ma sull’applicazione delle clausole sociali le aziende hanno portato al tavolo una posizione rigida ed impenetrabile che ha minato l’intera trattativa rendendo vano, di fatto, il buon lavoro svolto durante le due estenuanti giornate di confronto”.

Il braccio di ferro tra Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil e l’ASSTEL va avanti ormai da mesi ed ha visto già diverse battute d’arresto, con la proclamazione di uno stato di agitazione in giugno, che si è poi concretizzato in due giornate di sciopero ed una grande manifestazione nazionale contro la maggiore richiesta di flessibilità portata al tavolo dalle imprese e contro la prassi delle esternalizzazioni, soluzione molto utilizzata nel settore specialmente nel mondo dell’outsourcing, che rende nullo di fatto il ruolo del contratto nazionale delle Telecomiunicazioni.

“In Campania – riferisce Taglialatela – vi sono importanti insediamenti delle principali imprese che operano nel settore, con migliaia di lavoratori che da tempo sono esposti all’usura del potere di acquisto del loro salario a causa del mancato rinnovo del contratto scaduto ormai da 12 mesi. Inoltre, senza l’inserimento nel rinnovo del CCNL delle clausole sociali c’è il rischio concreto, già vissuto in altre circostanze come nella esternalizzazione delle aziende satelliti del mondo Telecom, di trovarci nei prossimi anni di fronte ad una giungla frastagliata di imprese e lavoratori ai quali, pur lavorando tutti per lo stesso committente, si applichino contratti differenti con mansioni livelli inquadramentali e diritti diversi e di fatto negati e questo è un pericolo serio che il sindacato non può permettersi. Per questa ragione – conclude l’esponente sindacale – chiederemo già dalle prossime ore lo spostamento con la massimo urgenza della vertenza sul tavolo del ministero, affinché tutti si assumano le proprie responsabilità in questa delicata fase di crisi del Paese e del mondo lavoro e delle imprese”.

Il Sindacato ha infine annunciato un attivo dei delegati delle Telecomunicazioni che si svolgerà lunedì 17 dicembre presso la sede della Uil Campania al Porto di Napoli.
 
Il Segretario Generale della Uilcom Campania Massimo Taglialatela,
impegnato come capo delegazione per la regione nella trattativa
per il rinnovo del Conttratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Telecomunicazioni
 

lunedì 17 settembre 2012

LAVORO. TELECOMUNICAZIONI. GRANDE SUCCESSO PER LO SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI DELLE TLC. TAGLIALATELA, UILCOM: “POSITIVO INCONTRO CON CONSIGLIO E GIUNTA REGIONALE”


Uilcom Campania

Comunicato Stampa 

LAVORO. TELECOMUNICAZIONI. GRANDE SUCCESSO PER LO SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI DELLE TLC. TAGLIALATELA, UILCOM: “POSITIVO INCONTRO CON CONSIGLIO E GIUNTA REGIONALE”

CHIESTA UNA CABINA DI REGIA PER L’AGENDA DIGITALE IN CAMPANIA

Questa mattina migliaia di lavoratori delle Telecomunicazioni e dei call center aderenti alle tre sigle sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e UILCOM-UIL hanno scioperato in tutta Italia per il mancato rinnovo del CCNL delle Telecomunicazioni.

Le Organizzazioni sindacali di categoria, unitamente alle Rsu ed alle Rsa, hanno radunato una folta rappresentanza di operatori telefonici – circa 1000 tra full time e part time provenienti dalle principali aziende di telefonia fissa e mobile e dai customer service in outsourcing – dinanzi all’Is. A6, sede dell’assessorato regionale al Lavoro, dando vita ad un presidio pacifico di protesta contro la decisione di Asstel, l’associazione di Confindustria che raggruppa le imprese esercenti di servizi di telecomunicazione, di far saltare la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto ormai da nove mesi.

Rivolgo a nome della Uilcom Campania e del sindacato confederale un plauso alle centinaia di lavoratrici e lavoratori, specialmente dei call center e, tra questi, ai dipendenti del mondo dell’outsourcing e delle imprese in appalto, che hanno avuto il coraggio di astenersi in massa dal lavoro per dare forza e fiato al sindacato unitario che ha proclamato questa giornata di sciopero in tutto il Paese”. Questo in sintesi il messaggio di Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom, che è stato poi ricevuto in delegazione dal capogruppo del Pd Giuseppe Russo e, successivamente, dall’assessore al Lavoro Severino Nappi. “Abbiamo portato all’attenzione del Consiglio e della Giunta – ha aggiunto al termine degli incontri l’esponente sindacale – l’esigenza di costruire da subito un percorso politico per sbloccare la trattativa sul rinnovo del contratto delle Telecomunicazioni. Parallelamente – si legge nella nota - è stato chiesto all’Assessore Nappi di farsi promotore di un ‘focus permanente’, una sorta di ‘cabina di regia’ per gestire gli effetti che si verificheranno in Campania a seguito di quanto riportato nell’Agenda digitale preparata dal Governo. In particolare -  ha poi concluso l’esponente della Uil – abbiamo chiesto all’assessore Nappi di spingere affinché sia scongiurata l’intenzione annunciata dagli imprenditori di dividere il contratto delle Tlc in due aree, una per le aziende committenti ed l’altra per i customer care, intervenendo con le Istituzioni centrali per perorare le proposte sindacali in merito all’inserimento nel nuovo CCNL delle clausole sociali”

L’assessore al lavoro Severino Nappi, recependo le richieste delle parti sociali, ha accettato la proposta di istituire a livello campano una ‘cabina di regia’ sull’Agenda digitale che possa fungere da utile strumento volto al rafforzamento del lavoro e dello sviluppo di ulteriori attività attraverso le reti di nuova generazione e le infrastrutture che potranno essere implementate da nuovi investimenti attorno ai quali occorre costruire le migliori condizioni per la loro realizzazione.
 
 
Un momento della manifestazione dei lavoratori delle Telecomunicazioni
per il mancato rinnovo del CCNL delle Tlc: il Segretario Generale della Uilcom-Uil
Massimo Taglialatela intervistato da Cristiana Barone di Rete Capri News
 

giovedì 31 maggio 2012

ELEZIONI RSU TELECOM ITALIA: SCENDONO CGIL E CISL, TIENE LA UILCOM. CONFERMA PER L'UGL. I CONFEDERALI COMPLESSIVAMENTE ALL'93% DEI CONSENSI

Uilcom Campania
Comunicato stampa
ELEZIONI RSU TELECOM ITALIA: SCENDONO CGIL E CISL, TIENE LA UILCOM. CONFERMA PER L'UGL. I CONFEDERALI COMPLESSIVAMENTE ALL'93% DEI CONSENSI
Si è concluso il mastodontico spoglio nazionale dei dati relativi al rinnovo delle Rsu in Telecom Italia SpA, l'azienda più grande del settore Telecomunicazioni.
Nella tarda serata di ieri, infatti, dalla Campania è arrivato il dato conclusivo che si va ad aggiungere a quello delle altre regioni già scrutinate da giorni. Ed il quadro che emerge a livello locale non smentisce il trend nazionale che vede la Cgil al comando, seguita dalle liste della Uil, da quelle della Cisl ed infine dalla Ugl.
In Campania, però, l'analisi del voto evidenzia alcuni dati che è corretto prendere in considerazione - spiega Massimo Taglialatela, Segretario generale Uilcoma cominciare dalla percentuale che attesta il sindacato confederale complessivamente al 93%. Ma con questo dato – chiarisce l’esponente Uil – occorre precisare che dalle urne escono vincitrici due liste e cioè la Uilcom e la Ugl Telecomunicazioni che migliorano in termini di voti e di percentuali rispetto al 2009”.
I dati forniti dai vari seggi, infatti, vedono la Slc-Cgil attestarsi intorno al 31% (1011 voti) con un calo significativo di ben 6 punti percentuale rispetto alle elezioni del 2009. La Cisl (623) conferma sostanzialmente i voti di tre anni fa, attestandosi al 21%, ma scende sensibilmente come numero di Rsu/Rls elette. Mentre Uilcom (900) e Ugl (205) passano rispettivamente dal 29 al 31% e dal 5 al 7%. Infine le liste non confederali Snater (138) e Cisal (52) che si attestano tra l’1.7 e il 4%.
Siamo molto soddisfatti – dichiara Taglialatela a nome della Uil Comunicazioneperché, nonostante i grandi cambiamenti in corso degli ultimi anni, i lavoratori hanno compreso il meticoloso lavoro fatto dai delegati della nostra organizzazione nei centri di lavoro e nei vari reparti aziendali, comprendendo la necessità di rafforzare il sindacato confederale e con esso la Uil che, negli anni, ha dimostrato una grande capacità di rinnovare i propri quadri dirigenti proponendo modelli sempre nuovi ed al passo coi tempi di partecipazione sindacale in azienda”.
In Campania c’erano da eleggere 33 Rsu/Rls, ben 6 in meno rispetto al 2009. La commissione elettorale non ha ancora ultimato il proprio lavoro ma il quadro potrebbe essere il seguente: Slc-Cgil 12 (2 in meno rispetto al 2009); Uilcom-Uil 11 (stesso numero rispetto al 2009); Fistel-Cisl 7 (ne aveva 10 nel 2009); Ugl 2 (ne aveva 4 nel 2009). Chiudono gli autonomi Snater e Cisal ai quali potrebbe andare una sola Rsu assegnata allo Snater che è meglio posizionata in termini di dato percentuale.

Massimo Taglialatela: con oltre 100 preferenze personali ha trascinato la lista Uilcom alla vittoria
nelle elezioni per il rinnovo della Rsu/Rls in Telecom Italia SpA

mercoledì 16 maggio 2012

CIRCUMVESUVIANA DI NAPOLI. SOSPESO IL CALL CENTER, ANCORA DISAGI PER I CITTADINI. DA OGGI PER STRADA I QUATTORDICI DIPENDENTI. LA DENUNCIA DELLA UILCOM

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
CIRCUMVESUVIANA DI NAPOLI. SOSPESO IL CALL CENTER, ANCORA DISAGI PER I CITTADINI. DA OGGI PER STRADA I QUATTORDICI DIPENDENTI. LA DENUNCIA DELLA UILCOM
Ancora disagi, ancora problemi, ancora tagli. IL Gruppo Eav - che gestisce le principali linee di trasporto di persone su gomma e su rotaia in Campania con le società controllate Metrocampania NordEst, Circumvesuviana e Sepsa -ha infatti deciso nella giornata di ieri di sospendere il numero verde 800053939 grazie al quale migliaia di cittadini, tra viaggiatori e pendolari, ottenevano informazioni utili sulle corse di Bus e Treni nelle tratte cittadine, provinciali e regionali servite dai vai mezzi. Con una nota leggibile sul sito internet www.vesuviana.it, infatti, si informano i viaggiatori che questo servizio è momentaneamente indisponibile.
A farne le spese non saranno però soltanto i cittadini e i viaggiatori – le stime parlano di circa 100 milioni di passeggeri l’anno – ma anche i dipendenti della SIT, la società che dal 1999 offre servizi di It e Call center a tutto il Gruppo Eav, compresa EavBus il cui numero verde fu già sospeso a gennaio. “Siamo al fianco dei lavoratori in questa vicenda e lo saremo fino in fondo con tutti i mezzi, sindacali e legali, per contrastare una scelta scellerata e comunicata senza alcun preavviso né all’azienda né alle OO.SS. titolari delle relazioni in questo settore”.
A parlare è Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom, che aggiunge: “Abbiamo inviato più volte al management del Gruppo Eav formale richiesta di incontro per capire cosa intendesse fare del servizio call center dato che, pur non essendo quello gestito in outsourcing da SIT un grande contact center, ha rappresentato per anni un importante presidio informativo in una Regione ed in una Provincia dove il trasporto pubblico vacilla ed è da sempre problematico, garantendo un servizio a valore aggiunto svolto con grande professionalità e dedizione per una vastissima fascia di utenza che va da Sorrento a Benevento fino al napoletano e al casertano, coprendendo la quasi totalità della Regione Campania. La volontà di internalizzarlo – prosegue il sindacalista – andava condivisa con le parti sociali delle Telecomunicazioni e dei Trasporti, impattando questa attività su tante famiglie che adesso non avranno, data la dimensione dell’azienda esterna, neanche il beneficio degli ammortizzatori sociali”.
Ma c’è dell’altro. E la Uilcom tramite il suo segretario non manca di sottolinearlo: “Il Gruppo Eav non ha la cultura delle corrette relazioni sindacali, ma non ha neanche la cultura della correttezza nei pagamenti visto che, oltre a sospendere l’attività data in esterno alla SIT, ha nei confronti di questa debiti per circa 500 mila euro. Abbiamo intenzione di assistere i lavoratori e le loro famiglie, che da oggi sono in mezzo ad una strada, con atti concreti presso la Regione il Comune e la Provincia denunciando la scelta scellerata di aver sospeso un servizio così importante per il trasporto locale e, nel contempo, per la decisione di togliere il lavoro dall’oggi al domani ai dipendenti del call center. Ma garantiremo – conclude Taglialatela – all’azienda il supporto legale necessario anche per incassare i crediti ancora non pagati dal Gruppo Eav, che nei mesi scorsi hanno causato ritardi nei pagamenti ai lavoratori, con tutti gli interessi legali e di mora e il risarcimento del danno subito sia dalla società che dai dipendenti”.

venerdì 4 maggio 2012

IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: L’APPELLO DEI SINDACATI PER I LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE IN VISTA DEL GRAN PREMIO LOTTERIA

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
 
IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: DOMENICA IL GRAN PREMIO LOTTERIA.
L’APPELLO DEI SINDACATI PER I LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE
A pochi giorni dal Gran Premio Lotteria che si disputerà Domenica 6 maggio si riaccende il dibattito sul futuro dell'Ippica e dell'Ippodromo di Agnano.
"Stiamo lottando da mesi - dichiara Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom - per scongiurare la chiusura dell'impianto e garantire la continuità occupazionale."
La situazione dei lavoratori delle due società che operano nell'impianto - la Ippodromo di Agnano SpA e la Agnano Service srl, che si occupa delle scommesse al totalizzatore - e' di estremo rischio. Da mesi, infatti, tutti i lavoratori sono in cassa integrazione al 50 e al 70% delle ore lavorabili ed i segnali, anche in vista del Lotteria di domenica prossima, non sono incoraggianti. "Già per questo Gran premio - spiega infatti l'esponente sindacale - sono state eliminate alcune batterie e la consolazione e le notizie dal mondo dell'Ippica nazionale non sono per nulla confortanti".
Intanto sulla vertenza dei dipendenti di Agnano pesa come un macigno la data del 31 dicembre 2012che e' il limite ultimo fissato per la cessazione della cassa integrazione.
Ma proprio sul futuro dello storico impianto napoletano il sindacato lancia un appello: "Faremo di tutto per impedire la chiusura dell'Ippdromo di Agnano - conclude Taglialatela - ma abbiamo bisogno del sostegno concreto delle istituzioni che devono affiancare l'impresa e le parti sociali per evitare che un altro pezzo di storia e tradizione di Napoli e della Campania vada perduto".

La lunga storia dell'Ippica 'all'ombra del Vesuvio':
dal 31 dicembre 2012 potrebbe non essere più così!

venerdì 20 aprile 2012

LA UILCOM APRE A NAPOLI LA CAMPAGNA ELETTORALE PER IL RINNOVO DELLE RSU/RLS IN TELECOM ITALIA SPA

Uilcom Campania
Comunicato Stampa

SINDACATO, TLC: LA UILCOM APRE A NAPOLI LA CAMPAGNA ELETTORALE NAZIONALE PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI IN TELECOM ITALIA
La Uilcom da il via ufficialmente alla campagna elettorale per il rinnovo delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) di Telecom Italia - la più grande azienda di Telecomunicazioni ed Information Technology del Paese - e sceglie Napoli per tagliare il nastro di partenza di una competizione che vedrà impegnati in tutta Italia migliaia di candidati.
Lunedì 23 aprile, infatti, alle ore 15 presso il salone “Ernesto Festa” nella sede della Uil Campania a Piazzale Immacolatella Nuova 5, all’interno del Porto di Napoli, i militanti dell’Organizzazione sindacale della Campania - alla presenza di Anna Rea Segretaria nazionale Uil e Salvo Ugliarolo Segretario generale aggiunto Uilcom interverranno ad un ‘attivo’ che avrà come ordine del giorno il tema del rinnovo delle Rsu e delle Rls e la situazione complessiva dell’azienda, anche alla luce del difficile momento economico che attraversa il Paese e che ha forti ricadute sulle imprese.
Abbiamo davvero apprezzato – afferma Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania – che la Uilcom nazionale abbia scelto Napoli per aprire una delle campagne elettorali più importanti nella storia sindacale degli ultimi anni. Questo è un chiaro segnale di quanto la Uil sia attenta, in un momento particolarmente difficile per il Paese, alle strategie da mettere in campo per il rilancio e lo sviluppo del lavoro a partire dalla aree più depresse d’Italia come il Mezzogiorno, che Napoli rappresenta nella sua interezza. Nel Mezzogiorno infatti prosegue Taglialatela – ci sono potenzialità inespresse ed eccellenze non pienamente colte. Il Sindacato italiano deve svolgere in questa logica un ruolo di proposta e di spinta nei confronti di quelle aziende come Telecom che rappresentano non solo un ‘brand made in Italy’ da tutelare e preservare a tutti i costi, ma anche e soprattutto un volano da mettere immediatamente in movimento per condizionare l’intero segmento delle Telecomunicazioni e dell’It a fare di più e a fare meglio e nel più breve tempo possibile. Per questo motivo – conclude il segretario Uil – ho accettato la proposta rivoltami dalla segreteria nazionale Uilcom di guidare la lista dell’organizzazione per il rinnovo delle elezioni nazionali di Telecom Italia SpA della quale sarò il capolista”.
Al voto saranno chiamati gli oltre 45 mila dipendenti, suddivisi in tre macro aree (Nord, Centro e Sud Italia) che eleggeranno 447 Rsu e 98 Rls – di cui 39 solo in Campania - alle quali andranno ad aggiungersi le 31 Rsu/Rls complessive provenienti dalle aree di Staff suddivise in 6 Rsu/Rls da eleggere nell’area Nord, 18 al Centro e 4 al Sud. Si voterà in tutta Italia tra le fine di maggio e la prima settimana di giugno. Il percorso dovrà concludersi obbligatoriamente entro il 6 giugno prossimo così come stabilito dall’accordo sottoscritto tra le organizzazioni sindacali di categoria. Sul banco, oltre al tema della crisi economica, infiammeranno il dibattito di questa campagna elettorale sicuramente le tematiche del rinnovo dell’accordo di II livello e del Premio di risultato per i dipendenti, di recente messo in discussione da Telecom, la vicenda del rinnovo del CCNL delle Telecomunicazioni e la situazione degli ‘esodati’, alla luce delle decisioni della Riforma varata dal Governo Monti in materia di pensioni, che in Telecom riguarda in tutta Italia migliaia di lavoratori ai quali potrebbe non essere garantita la pensione dopo l’incentivo all’esodo pattuito con l’azienda come ‘scivolo’ per l’accesso al trattamento Inps.


Massimo Taglialatela, Segretario generale Uilcom Campania:
sarà lui a guidare la lista Telecom Italia per il rinnovo delle Rsu/Rls
 previsto tra fine maggio ed inizio giugno 2012

sabato 10 marzo 2012

TEATRO DI SAN CARLO: LA UILCOM STRAVINCE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DELLE RSU NEL MASSIMO NAPOLETANO

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
 
TEATRO DI SAN CARLO: LA UILCOM STRAVINCE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DELLE RSU NEL MASSIMO NAPOLETANO
La Uilcom, categoria sindacale che rappresenta per la Uil il mondo dello Spettacolo e delle Fondazioni lirico sinfoniche, ha vinto le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali del Teatro di San Carlo di Napoli. A darne notizia è il segretario generale della categoria campana, Massimo Taglialatela, che afferma: “E’ un successo senza precedenti. La Uilcom è la prima organizzazione sindacale all’interno del Teatro ed è l’unica ad essere realmente più rappresentativa tra le liste confederali. E’ il risultato di un rapporto costante instaurato con i lavoratori e di un atteggiamento serio nei confronti dei vertici del San Carlo, rinsaldato ancor di più oggi con la nomina del Sindaco di Napoli alla Presidenza del Cda della Fondazione. Ora è il momento di lavorare insieme per rilanciare, dal San Carlo e con al centro il San Carlo, la cultura e l’arte in  tutta la Campania e nel Mezzogiorno d’Italia”.
I dati definitivi sono appena stati diffusi dal presidente del seggio elettorale: su un totale di 383 votati su 403 aventi diritto al voto (95%) la Uilcom è la prima lista con 129 voti (34%). Segue il sindacato autonomo Fials con 115 voti (30%). Le altre due liste confederali di Cgil e Cisl sono abbondantemente distanziate al terzo posto con un ex aequo di 64 preferenze per una percentuale che si ferma al 17% dei consensi. Ultimi i CoBas con 8 voti (2%). Questa, infine, la ripartizione dei seggi: 5 Rsu alla Uilcom, 4 al Fials e 3 ciascuna a Slc e Fistel. Restano senza Rsu i Cobas.

 

Il Teatro di San Carlo di Napoli


Masssimo Taglialatela, segretario generale Uilcom:
l'Organizzazione da lui guidata ha stravinto le elezioni
per il rinnovo delle Rsu nel Teatro di San Carlo di Napoli

mercoledì 7 marzo 2012

TEATRO DI SAN CARLO: IL 9 E 10 MARZO I LAVORATORI AL VOTO PER IL RINNOVO DELLE RSU

Uilcom Campania
Comunicato Stampa

TEATRO DI SAN CARLO: IL 9 E 10 MARZO I LAVORATORI AL VOTO PER IL RINNOVO DELLE RSU. TAGLIALATELA, UILCOM: “VOGLIAMO FARE UN PATTO CON I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO”. DOMANI ASSEMBLEA IN TEATRO CON ANNA REA

Il simbolo del Teatro di San Carlo di Napoli (foto tratta tiberamente dal web - www.google.it)

Il 9 e 10 marzo i lavoratori del Teatro San Carlo di Napoli sono chiamati al voto per il rinnovo dei rappresentanti sindacali. Ben cinque le liste in campo: i sindacati confederali sono tutti presenti con le tradizionali sigle di Slc-Cgil, Fistel-cisl e UILCOM-UIL. Quindi la compagine “autonoma” con il Fials e i Cobas. Si prevede, come consuetudine, un’altissima affluenza al voto. La scorsa volta si votò nell’aprile del 2009 e l’affluenza sfiorò in alcuni settori del teatro percentuali che andarono ben oltre il 90%. I seggi resteranno aperti venerdì 9 marzo dalle 8 del mattino alle 22 , mentre sabato 10 l’orario di apertura sarà dalle 8 alle 18. Alla chiusura del seggio seguirà immediatamente lo spoglio delle schede.
Domani, nel corso di un’assemblea che si svolgerà nel primo pomeriggio nel foyer del Teatro, la Uil darà spazio a tutti i candidati che sono l’espressione di ciascun settore – dall’orchestra al coro, passando per il settore tecnico, quello amministrativo e quello dei tersicorei (ballerini) – e per dare un segnale chiaro di quanto il sindacato sia attento ed interessato al rilancio dello spettacolo in Campania e a Napoli concluderà i lavori Anna Rea, segretario generale Uil Campania, la quale nel giorno della Festa della Donna ha scelto di stare tra le lavoratrici del mondo dello Spettacolo e della Cultura per far capire quanto siano importanti per la Uil.
Abbiamo chiesto al segretario generale della Uil Campania Anna Rea di intervenire, nel giorno della festa di tutte le donne, tra le lavoratrici ed i lavoratori del San Carlo proprio per indirizzare un messaggio forte al mondo dello Spettacolo e della Lirica napoletana e campana”. A parlare è Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom, che aggiunge: “Il Teatro di San Carlo per noi rappresenta non solo un pezzo di gloriosa storia per la lirica napoletana ma, forse ancor di più oggi a causa del momento storico particolarmente delicato che viviamo, esso può rappresentare per Napoli e per l’intera economia regionale un’opportunità concreta di sviluppo che insieme ai vertici del Teatro ed alle Istituzioni regionali e comunali dobbiamo essere pronti a cogliere fin da subito”. Il riferimento del sindacalista Uil è ovviamente alla ‘kermesse’ sportiva dell’America’s Cup alle porte che potrebbe portare flussi turistici e risorse nel circuito della cultura napoletana.
Le istituzioni napoletane e campane – prosegue Taglialatela – devono saper cogliere l’opportunità che la storia e la cultura legate al mondo dello Spettacolo possono dare in questa città sotto forma di accelerazione al mercato del turismo ed all’economia ad esso correlata. Inserire il Teatro San Carlo, con tutti i suoi momenti di altra espressione culturale ed artistica e le sue evidenti potenzialità, alcune non ancora pienamente colte, all’interno dei circuiti cittadini che orientano annualmente i flussi turistici e di visitatori deve essere una priorità che il Comune di Napoli e la Regione Campania devono saper cogliere al volo sia per la grande manifestazione sportiva alle porte, sia per il Forum delle Culture. La Uilcom – conclude quindi l’esponente sindacale – vuole siglare un ‘patto’ con le lavoratrici ed i lavoratori del San Carlo: in questi anni lavoreremo per promuovere maggiormente, anche in un’ottica più allargata che veda la cultura e lo spettacolo partenopei affacciarsi nel vasto bacino del Mediterraneo, affinché il Teatro di San Carlo recuperi quella centralità perduta negli anni e torni ad essere un riferimento internazionale nei settori traino della produzione culturale ed artistica della nostra regione e del Mezzogiorno d’Italia”.


Massimo Taglialatela, Segretario Generale Uilcom-Uil:
l'Organizzazione da lui guidata è impegnata nel rinnovo
delle Rsu del Teatro San Carlo di Napoli

sabato 25 febbraio 2012

VERTENZA EDENLANDIA E ZOO DI NAPOLI: LUNEDI' 27 FEBBRAIO ORE 10 PRESIDIO DI PROTESTA A PALAZZO SANGIACOMO DI LAVORATORI E SINDACATI

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
 
SINDACATO, VERTENZA EDENLANDIA E ZOO DI NAPOLI. OO.SS. E LAVORATORI ANNUNCIANO PRESIDIO DI PROTESTA PER LUNEDI’ 27 FEBBRAIO DALLE 10 ALLE 13 DINANZI PALAZZO SANGIACOMO CONTRO MANCATO STANZIAMENTO FONDI
Lunedì 27 febbraio dalle 10 alle 13 si svolgerà dinanzi ai cancelli di Palazzo Sangiacomo, sede del Comune di Napoli, un presidio di protesta di lavoratori e sindacati contro la mancata erogazione dello stanziamento di fondi utili alla copertura degli stipendi dei lavoratori di Edenlandia e Zoo promesso ed annunciato dal vice Sindaco di Napoli Tommaso Sodano nell’incontro avuto con la curatela fallimentare agli inizi del mese di febbraio 2012 e mai erogato per problemi, si dice, legati al Bilancio dell’Amministrazione comunale.
La manifestazione è indetta unitariamente dalle Organizzazioni Uilcom-Uil, Slc-Cgil, Filcams-Cgil, Cosnil e Ugl.
Il Comune di Napoli – spiega Massimo Taglialatela, segretario generale UILCOM Campaniail giorno di San Valentino annunciò, con un comunicato stampa a firma del vice Sindaco Sodano che è ancora visibile sul sito internet dell’Amministrazione, l’impegno della Giunta a sostengo dei lavoratori della fallita Parks & Leisure attualmente in cassa integrazione. Non ci spieghiamo però -  si chiede l’esponente sindacale - come un impegno annunciato addirittura a mezzo stampa non sia stato poi seguito dai fatti poiché, a tutt’oggi, nessun contributo di natura economica è pervenuto nelle casse della Curatela fallimentare che gestisce fino al 28 maggio, in regime di esercizio provvisorio, il parco dei divertimenti ed il giardino zoologico di Napoli. La situazione dei lavoratori e delle loro famiglie – prosegue Taglialatela – è drammatica: non si arriva alla metà del mese e, nonostante l’impegno dei lavoratori di mantenere il parco aperto, il clima rigido delle scorse settimane non ha consentito di fare incassi necessari al pagamento degli stipendi. Sulla Curatela, di contro, gravano pesanti incombenze di natura fiscale ed erariale alle quali non si può sottrarre per obblighi di legge. L’annunciato stanziamento avrebbe sicuramente permesso all’attività di rifiatare nell’attesa della pubblicazione del Bando di gara internazionale che, si spera, possa entro la primavera portare a soluzione definitiva l’intera vertenza. Ci aspettiamo che la Giunta, approfittando anche della coincidenza della convocazione della seduta del Consiglio comunale che si volgerà proprio durante la manifestazione di lunedì prossimo, possa trovare in tempi rapidi una soluzione e finalmente deliberare l’erogazione delle somme promesse. Noi – conclude il segretario Uil – non smetteremo neanche un momento di stare al fianco dei lavoratori per cercare di scongiurare la chiusura definitiva del Parco di Edenlandia e dello Zoo con la conseguente drammatica scomparsa da Napoli di un ultimo polmone di verde e di un'area di svago per tutti i cittadini oltre alla perdita di oltre 150 posti di lavoro, se si considera anche tutto l'indotto”.

L'Addetto stampa


Lo storico Parco dei divertimendi di Edenlandia nel quartiere
di Fuorigrotta a Napoli: da mesi è a rischio chiusura



Massimo Taglialatela, Segretario generale Uilcom: il sindacalista
è da mesi impegnato in prima persona nella delicata e
complessa vertenza Edenlandia, nel tentativo di
scongiurare la chiusura dello storico
 parco dei divertimenti di Fuorigrotta




lunedì 13 febbraio 2012

RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI CARTAI: IL 6 MARZO A BOLOGNA SI RIUNISCONO I SINDACATI

Uilcom Campania
Comunicato stampa
RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI CARTAI, IL 6 MARZO A BOLOGNA SI RIUNISCONO I SINDACATI PER LICENZIARE LA PIATTAFORMA. TAGLIALATELA, UILCOM: “FONDAMENTALE RINNOVARE IL CONTRATTO CON MAGGIORI TUTELE PER LAVORATORI E IMPRESE”
Entra nel vivo la vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Cartai, a cui aderiscono tutte quelle imprese operanti nell’industria della carta e del cartone, oltre a quelle cartotecniche e trasformatrici della carta e del cartone. Il prossimo 6 marzo, infatti, nella sede della Cgil di Bologna in via Marconi si riuniranno tutti i delegati del settore aderenti a Slc-Cgil, Fistel-Cisl e UILCOM-UIL per votare ed approvare definitivamente l’ipotesi di piattaforma da presentare ad Assocarta, l’associazione di riferimento delle imprese, affinché parta entro breve il confronto sul nuovo contratto che dovrà avere una decorrenza triennale e restare in vigore dal 1 luglio di quest’anno al 30 giugno del 2015.

In un momento in cui il settore della carta sta continuando ad attraversare una fase di grande difficoltà e la progressiva contrazione dei consumi sta comportando una perdita di stabilità occupazionale, il Sindacato rafforza il valore del contratto collettivo quale strumento principale con cui affrontare le difficoltà del contesto e realizzare un equilibrio tra le necessità dei lavoratori e i problemi delle imprese, come spiega Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom: “Siamo convinti che il rinnovo del contratto sia la garanzia per tutti, lavoratori e imprese, di regole certe e percorsi condivisi per uscire insieme dalla crisi e rilanciare un segmento di mercato strategico per il futuro del Paese e per l’occupazione di tanti giovani”. L’esponente Uil fa un chiaro riferimento al capito del mercato del lavoro inserito in piattaforma con la significativa spinta dei delegati della Campania che al tavolo di confronto sindacale nazionale di settore hanno citato le significative esperienze messe in campo nella nostra realtà dalla Regione con il Piano Lavoro che ha destinato ingenti risorse all’apprendistato. “Siamo convinti – afferma Taglialatela – che un modo per uscire dalla crisi sia quello di formare nuove figure professionali e di investire sui giovani. In questa logica il Piano Lavoro varato dalla Regione Campania premia le aziende che assumo giovani lavoratori con la formula dell’apprendistato professionalizzante, che garantisce al contempo nuova occupazione duratura con alte possibilità di stabilizzazione a tempo indeterminato al termine del percorso di apprendistato, formazione continua in azienda a carico della Regione e significativi sgravi fiscali e contributivi per le aziende che aderiscono offrendo percorsi di apprendistato nelle loro fabbriche a tanti giovani residenti nella Regione. Con il sostegno dei piani formativi della Provincia di Napoli e dei bandi di Italia Lavoro per tutto il resto delle province campane – prosegue Taglialatela – si può addirittura ipotizzare uno sviluppo significativo di un settore che, invece, oggi verte non solo in Campania in forte stato di stallo”.

A Bologna, quindi, il sindacato voterà la piattaforma dopo averla analizzata ancora una volta arricchita dagli spunti che, da domani e fino al 6 marzo, sicuramente giungeranno dalle assemblee che si svolgeranno nei luoghi di lavoro per sottoporre all’approvazione dei lavoratori il testo inizialmente partorito dai delegati di tutt’Italia nell’incontro nazionale unitario svolto a Bologna a fine gennaio. Ma vediamo quali sono i punti salienti su cui le OO.SS. intendono incentrare le principali rivendicazioni per il prossimo triennio. Innanzitutto la parte salariale. Si richiede un aumento di 160 € parametrato al livello C1, che rispetto alle retribuzioni attuali è pari a circa il 10% di aumento salariale. Quindi, restando sempre in tema di salario, le parti sociali si preparano a richiedere ad Assocarta di inserire nel rinnovo anche il tema del secondo di livello di contrattazione, per garantire salario differito e premi di produttività in quei contesti particolarmente virtuosi. Dove, invece, non si riuscirà a ragionare su premi di produzione dovranno essere previsti – sostengono le organizzazioni dei lavoratori – elementi di garanzie come avviene in tutti i contratti per far si che anche i lavoratori delle imprese meno virtuose possano avere un minimo di salario differito. E’ ovvio che la tematica del premio di produzione è sempre più considerata un ‘tabù’ dalle associazione delle imprese, se non è legata di pari passo ad incrementi della produttività, ovviamente, ma anche a maggiori flessibilità da introdurre nell’organizzazione del lavoro. A tal proposito, le OO.SS. si sono dichiarate favorevoli ad un sistema che riveda in chiave maggiormente produttiva le figure professionali. Per questo in piattaforma Slc, Fistel e UILCOM proporranno una rivisitazione dei profili professionali che vada nella direzione di garantire maggiori professionalità e quindi maggiore salario per i lavoratori e, nel contempo, maggiore ‘polifunzionalità’ della forza lavoro complessiva all’impresa che, in particolare, su questo punto richiede da tempo l’apertura di un confronto ufficiale per rendere la prestazione lavorativa appunto più dinamica e sempre più al passo con le innovazioni tecnologiche. Verrà inoltre richiesto ad Assocarta di aumentare la quota di versamento procapite come contributo aziendale al Fondo di previdenza complementare di settore Byblos portandola dall’attuale 1,2 all’1,5% e, sempre in tema di salario e sostegno al reddito, i sindacati si preparano a richiedere la disponibilità all’associazione delle imprese di istituire - come avvenuto già in molti rinnovi contrattuali di altre categorie - un fondo integrativo di assistenza sanitaria di settore. Infine, un capitolo importante in piattaforma sarà destinato alla genitorialità ed alla sicurezza sul lavoro, due tematiche fondamentali sia per i lavoratori ed il loro salario che per le imprese e la sicurezza delle fabbriche. “Siamo convinti – conclude Taglialatela a nome della Uil – che solo rinnovando il contratto come forma di ‘patto solidale’ tra imprese e lavoratori e facendo di questo un contenitore operativo e pieno di diritti e doveri e maggiore tutele si potrà veramente venir fuori dalla crisi”.

L'interno di una cartiera, una fabbrica al giorno d'oggi sempre più rara,
un settore in crisi nel quale è forte la presenza del Sindacato confederale e della Uilcom

venerdì 27 gennaio 2012

IPPODROMO DI AGNANO, PARTE LA MOBILITA': CONCRETO IL RISCHIO CHIUSURA. I SINDACATI CHIEDONO L'INTERVEN​TO DELLE ISTITUZION​I

UILCOM CAMPANIA
Comunicato stampa

IPPODROMO DI AGNANO, PARTE LA MOBILITA': CONCRETO IL RISCHIO CHIUSURA.
TAGLIALATELA, UILCOM-UIL. “MANAGEMENT HA GRAVI COLPE, DURO COLPO PER NAPOLI E PER L’ECONOMIA DEL TERRITORIO: CHIEDIAMO CHE LE ISTITUZIONI INTERVENGANO IN FRETTA”
Dopo settantasette anni di gare di trotto e galoppo, tristemente si avvia alla chiusura un pezzo di storia dell'Ippica italiana e napoletana. L'Ippodromo di Agnano, struttura storica dell’Ippica napoletana e campana inaugurata nel1935, ha avviato infatti la procedura di mobilita per 45 dei 77 dipendenti della società e per 37 dei 49 lavoratori del totalizzatore, il centro di raccolta delle scommesse gestito dalla controllata Agnano Service, anch'essa in queste ore interessata dallo stop alle corse e dalla conseguente interruzione delle giocate da parte degli scommettitori.
A darne notizia è la Uil Comunicazione regionale che, con una nota del segretario generale Massimo Taglialatela, interviene sulla vicenda: "Sta per morire definitivamente un altro pezzo di storia di Napoli - afferma il sindacalista - e questo nel silenzio totale delle istituzioni e tra l'indifferenza di tutti. Ci opporremo in tutti i modi a questa decisione presa dalla Direzione e dalla proprietà dell'Ippodromo perché non possiamo restare inermi dinanzi all'agonia di un'altra storica area di lavoro e di eccellenza nello sport e nel settore turistico ricettivo e del tempo libero che rischia di scomparire dalla nostra città".
Il riferimento del sindacalista è ovviamente alla vicenda di Edenlandia e del Giardino Zoologico di Napoli, di cui in questi mesi si sta provando a scongiurare la definitiva messa all'asta dei beni con il conseguente licenziamento dei lavoratori nell'ambito della procedura fallimentare attualmente in corso.
Ieri pomeriggio le OO.SS. e le Rsu hanno incontrato i lavoratori delle due società dell'Ippodromo, la Ippodromo di Agnano SpA e la Agnano Service Srl, per informarli sull'esito negativo dell'incontro con i vertici aziendali che in settimana hanno comunicato ai sindacati la decisione di avviare le procedure di mobilità. Intanto le Organizzazioni dei lavoratori sono già al lavoro per impegnare le istituzioni sulla vicenda al fine di impedire in extremis la messa in mobilità del personale.
Taglialatela, però, non risparmia accuse nei confronti della direzione di Ippodromo di Agnano che , a suo dire, non avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per evitare la mobilità: "Nel corso di tutto il 2011 - spiega l'esponente sindacale - più volte abbiamo esortato l'amministratore a voler studiare un piano di investimenti alternativo per differenziare le attività, sfruttando un sito che ha caratteristiche ambientali e di spazio inesistenti in tutto il resto della città di Napoli, al fine di rilanciare l'impianto, finora a vocazione prettamente sportiva, come polo di attrazione del gioco lecito e come centro per attività legate al turismo ed all'intrattenimento. Se oggi siamo a questo triste e drammatico epilogo - prosegue Taglialatela - è perche il management e la proprietà non hanno voluto cogliere questa opportunità e sono rimaste ancorate alle corse di trotto e galoppo, sapendo benissimo che entro il 2012 il settore sarebbe entrato definitivamente in crisi. Resteremo al fianco dei lavoratori e lavoreremo in queste ore nel tentativo di far ritirare la decisione, per ricercare insieme alla società strade alternative anche con l'apertura di un tavolo di crisi alla Regione Campania con il supporto fattivo di Comune e Provincia per scongiurare la fine dell'Ippodromo di Agnano, che rappresenterebbe un duro colpo per l’economia del territorio".
Intanto, indiscrezioni raccolte tra gli addetti ai lavori parlano di una ripresa parziale delle corse di trotto e galoppo in tutta Italia dalla prossima settimana. Se così fosse le corse ripartirebbero in un impianto da settimane abbandonato a se stesso e senza manutenzione, con tutti i pericoli per lavoratori e animali che ciò potrebbe comportare. “Anche alla luce di questa probabilità - conclude Taglialatela – chiediamo alla proprietà dell’Ippodromo di ritirare il provvedimento e consentire ai lavoratori una messa in sicurezza immediata della struttura, per permettere il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive laddove fossero confermate le giornate di corsa e, nel contempo, chiediamo con forza che riparta da subito il dialogo sulla soluzione della vertenza con il coinvolgimento di tutte le parti sociali e le amministrazioni competenti”.

L'Ufficio stampa
Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom:
l'esponente sindacale si sta impegnando da mesi in un braccio di ferro
 con la direzione dell'Ippodromo di Agnano per scongiurare
la chiusura dello storico impianto napoletano, simbolo dell'Ippica nell'intera regione

Potrebbe scomparire "dall'ombra del Vesuvio" la storica tradizione delle corse
di trotto e galoppo praticate nello storico impianto napoletano dell'Ippodromo di Agnano inaugurato nel 1935




RIFORMA DEGLI ORDINI PROFESSIONALI: UNO STUDIO DELLA UIL METTE IN GUARDIA L’ORDINE DEI GIORNALISTI SUGLI EFFETTI DEVASTANTI CHE LA CANCELLAZIONE DEI PUBBLICISTI DALL’ALBO AVREBBE SUL LAVORO IN ITALIA

Uil e Uilcom
Comunicato stampa
RIFORMA DEGLI ORDINI PROFESSIONALI: UNO STUDIO DELLA UIL METTE IN GUARDIA L’ORDINE DEI GIORNALISTI SUGLI EFFETTI DEVASTANTI CHE LA CANCELLAZIONE DEI PUBBLICISTI DALL’ALBO AVREBBE SUL LAVORO IN ITALIA
Si allarga il dibattito sulla riforma degli ordini professionali e, proprio mentre a Roma è riunito oggi il consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, la Uil rende noto uno studio fatto dal proprio Dipartimento Comunicazione insieme alla categoria della Uilcom, che fa emergere un preoccupante quadro di perdita di posti di lavoro non solo nella categoria ma anche nell’indotto in tutta Italia nell’ipotesi, paventata da più parti, di una cancellazione dall’albo dei Giornalisti dell’elenco dei pubblicisti.
“La categoria professionale dei giornalisti – ricorda Anna Rea, segretario nazionale Uil – è regolamentata da una legge, la numero 69 del 1963, emendata di recente dal dlgs del 26 marzo del 2010, che prevede la distinzione tra giornalisti in due elenchi all’interno dello stesso Albo nazionale, quello dei professionisti e quello dei pubblicisti. E' evidente – prosegue l’esponente sindacale - che la distinzione non è fondata su criteri di valore professionale, bensì su tipologia di rapporto di lavoro e che al secondo elenco appartengono di elezione proprio quelle figure ‘flessibili’ che l'Europa e lo scenario globalizzato sempre più pressantemente richiede di istituire. Il decreto del dicembre 2011, va detto per onestà intellettuale, non impone alcuna esclusione da questo o quell'albo, ma chiede un'autoregolamentazione ai singoli Ordini, rispetto all'accesso alla professione per renderlo il meno protezionistico possibile escludendo, per tanto, opzioni di numero chiuso. La UIL si augura che le decisioni che si prenderanno per la riforma degli ordini professionali  non vadano a penalizzare,  ad escludere o a “cancellare”  nessun lavoratore, come in questo caso i pubblicisti,  solo perché anello “più debole”, anche  perché si andrebbe contro la stessa concezione di liberalizzazione che significa aprire e non chiudere nuove opportunità lavorative”.
Questa, in sintesi, la posizione ufficiale della Uil che, però, non si limita a dichiararsi contraria alla cancellazione di una fetta di gran lunga maggioritaria di lavoratori definiti appunto pubblicisti dall’Odg (circa 80 mila su un totale di 120 mila), ma fornisce anche dati eloquenti rispetto all’impatto che una decisione simile avrebbe sul mondo del lavoro.
“Nel panorama editoriale esistono circa 25.000 testate giornalistiche dirette da pubblicisti, in esse sono impiegati circa 55.000 collaboratori, anch'essi pubblicisti. La soppressione dell'elenco che li associa all'Ordine dei Giornalisti, provocherebbe, di fatto, almeno 55.000 interruzioni di rapporto di collaborazione”. A citare questi numeri è Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania la categoria che sovrintende, tra le altre, al rapporto con le aziende aderenti alla FIEG, la federazione italiane degli editori di giornali ed alla rappresentanza delle innumerevoli aziende del settore cartaio e cartotecnico che, con il loro lavoro poligrafico e grafico editoriale affiancano le imprese giornalistiche nella diffusione della comunicazione mediatica non solo nella carta stampata ma anche online in tutto il Paese. “Se consideriamo che nella stampa cartacea ad ogni pubblicista corrispondono circa 0.25 lavoratori di indotto (tipografici, logistica ect.) e che ad ogni testata on-line si calcola corrispondano circa 0.01 lavoratori dell’indotto – spiega Taglialatela citando i dati della ricerca - il calcolo della ricaduta porta alla seguente stima: 30.000 lavoratori on line ai quali vanno sommati quelli delle emittenze radio e tv che, moltiplicati per 0,01 e sommati ancora ai 25.000 dipendenti del settore cartaceo moltiplicato per 0.25 fanno un totale di 6.550 lavoratori i quali, naturalmente, vanno a sommarsi agli 80.000 pubblicisti, per raggiungere la cifra esorbitante di 86.550 unità lavorative”.
Occorre rilevare – prosegue lo studio Uil - che le testate vivono di pubblicità, mentre quelle che gravano sulla collettività, di norma, sono escluse dagli effetti del provvedimento legislativo il che è la beffa che si aggiunge al danno. Ebbene, il costo di un numero settimanale di un periodico cartaceo è pari a circa 4.000 euro, mentre per un on-line si calcola sia circa 250 euro. Un po' di conti porta a 25.000 cartacei moltiplicato 4.000 euro è uguale a 100 milioni di euro  per settimana. Mentre 30.000 on line sommati a radio e tv moliplicato 250 euro corrisponde a 7,5 milioni di euro per settimana. Gli effetti di rimodulazione dei costi in un periodo annuale porta ad una riduzione del 66% del valore che però assume un peso rilevantissimo: (100 + 7,5) * 52 * 0.33 = circa 1,8 miliardi di euro/anno di volume.
“Si tratta – concludono gli esponenti Uil e Uilcom - di un valore economico non certo trascurabile e, per di più, legato ad un settore a cui compete anche la valorizzazione dell'immagine culturale, morale e imprenditoriale del Paese, attraverso l'informazione”.
La rilevazione, formulata in collaborazione con gli uffici stampa nazionali e regionali della Uil e della Uilcom, è espressa in un documento che è stato approvato lunedì scorso dall’esecutivo nazionale del Sindacato e che nei prossimi giorni sarà oggetto di dibattito e confronto con la FNSI e con l’Ordine nazionale dei Giornalisti, nonché con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociale Elsa Fornero.


Ufficio stampa Uil e Uilcom

SINDACATO, IPPICA. TAGLIALATELA, UILCOM: "FORTEMENTE PREOCCUPATI PER LE PESANTI RICADUTE CHE LA CRISI DEL SETTORE AVRA’ SULL’IPPODROMO DI AGNANO IN ASSENZA DI UN PIANO DI RILANCIO CONCRETO DA PARTE DELLA SOCIETA' "

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
SINDACATO, IPPICA. TAGLIALATELA, UILCOM:  "FORTEMENTE PREOCCUPATI PER LE PESANTI RICADUTE CHE LA CRISI DEL SETTORE AVRA’ SULL’IPPODROMO DI AGNANO IN ASSENZA DI UN PIANO DI RILANCIO CONCRETO DA PARTE DELLA SOCIETA' "

Ancora crisi, ancora cassa integrazione, ancora scenari negativi. Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Fisascat-Cisl hanno incontrato nei giorni scorsi i vertici di Ippodromo di Agnano Spa e Agnano Service per analizzare congiuntamente gli effetti della crisi che ha colpito per tutto il 2011 il settore dell’Ippica in Italia e che persisterà - stando alle previsioni fatte dagli addetti ai lavori - per tutto il 2012. E lo scenario che ne è venuto fuori è stato come previsto catastrofico. Le due società che gestiscono le attività del plesso sportivo di Agnano, infatti, hanno annunciato ai sindacati la volontà di far ricorso nuovamente alla Cassa integrazione per i primi mesi del 2012 e, per quel che attiene invece ai soli dipendenti di Agnano service che si occupa della raccolta delle scommesse del totalizzatore, addirittura l’intenzione sarebbe quella della messa in mobilità di oltre il 50 % dell’attuale forza lavoro.
I sindacati, ovviamente, non ci stanno e partono al contrattacco. “Siamo fortemente preoccupati – afferma Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom-Uil – per il futuro dei lavoratori e dell’attività del sito di Agnano in quanto già nel 2011 si era parlato con la Direzione dell’Ippodromo di sacrifici da fare a fronte della contropartita di un rilancio complessivo del sito di Agnano attraverso un piano industriale che prevedesse la diversificazione delle attività, con un investimento ingente su nuove forme di business da sviluppare all’interno dell’impianto attraverso la ristorazione, il gioco lecito ed altre attività da definire. Nulla di tutto ciò – chiarisce l’esponente sindacale – è però stato fatto e l’unica risposta che oggi si preferisce dare ai lavoratori ed ai loro rappresentanti è quella dell’ennesimo ricorso alla Cassa integrazione, strumento che non fa altro che spostare in avanti di qualche mese la data fatidica della probabile chiusura che, in assenza di un concreto piano di sviluppo da parte della società Ippodromo di Agnano Spa, sarà a questo punto inevitabile”.
Nel mentre, si deve fare i conti con la realtà di un settore che è in crisi non solo per un forte calo delle scommesse da parte degli scommettitori che preferiscono sempre più alle corse dei cavalli altri tipi di giocate, ma anche per gli effetti dei tagli ai fondi stanziati annualmente dall’ex Unire oggi Assi. “Se non si interverrà con qualche idea innovativa che porti nuova linfa nelle casse dell’Ippodromo e che sia realmente in grado di rilanciare tutto il ‘core business’ che gravita attorno all’Ippica – conclude Taglialatela a nome del sindacato unitario di settore – si rischierà concretamente di far scomparire da Napoli l’ennesima attività storica, con la conseguente drammatica perdita di centinaia di posti di lavoro e l’abbandono, chissà per quanti anni, del plesso di Agnano attualmente di proprietà del Comune di Napoli, che com’è prassi da queste parti resterebbe per decenni in disuso come è accaduto per un altro impianto storico della zona Flegrea, lo Sferisterio, che fu completamente distrutto da un incendio doloso alla vigilia della notte di San Silvestro del 1987 e che oggi, a distanza di quasi 25 anni da qualla tragica data, è ancora lì abbandonato a se stesso”.