giovedì 31 maggio 2012

ELEZIONI RSU TELECOM ITALIA: SCENDONO CGIL E CISL, TIENE LA UILCOM. CONFERMA PER L'UGL. I CONFEDERALI COMPLESSIVAMENTE ALL'93% DEI CONSENSI

Uilcom Campania
Comunicato stampa
ELEZIONI RSU TELECOM ITALIA: SCENDONO CGIL E CISL, TIENE LA UILCOM. CONFERMA PER L'UGL. I CONFEDERALI COMPLESSIVAMENTE ALL'93% DEI CONSENSI
Si è concluso il mastodontico spoglio nazionale dei dati relativi al rinnovo delle Rsu in Telecom Italia SpA, l'azienda più grande del settore Telecomunicazioni.
Nella tarda serata di ieri, infatti, dalla Campania è arrivato il dato conclusivo che si va ad aggiungere a quello delle altre regioni già scrutinate da giorni. Ed il quadro che emerge a livello locale non smentisce il trend nazionale che vede la Cgil al comando, seguita dalle liste della Uil, da quelle della Cisl ed infine dalla Ugl.
In Campania, però, l'analisi del voto evidenzia alcuni dati che è corretto prendere in considerazione - spiega Massimo Taglialatela, Segretario generale Uilcoma cominciare dalla percentuale che attesta il sindacato confederale complessivamente al 93%. Ma con questo dato – chiarisce l’esponente Uil – occorre precisare che dalle urne escono vincitrici due liste e cioè la Uilcom e la Ugl Telecomunicazioni che migliorano in termini di voti e di percentuali rispetto al 2009”.
I dati forniti dai vari seggi, infatti, vedono la Slc-Cgil attestarsi intorno al 31% (1011 voti) con un calo significativo di ben 6 punti percentuale rispetto alle elezioni del 2009. La Cisl (623) conferma sostanzialmente i voti di tre anni fa, attestandosi al 21%, ma scende sensibilmente come numero di Rsu/Rls elette. Mentre Uilcom (900) e Ugl (205) passano rispettivamente dal 29 al 31% e dal 5 al 7%. Infine le liste non confederali Snater (138) e Cisal (52) che si attestano tra l’1.7 e il 4%.
Siamo molto soddisfatti – dichiara Taglialatela a nome della Uil Comunicazioneperché, nonostante i grandi cambiamenti in corso degli ultimi anni, i lavoratori hanno compreso il meticoloso lavoro fatto dai delegati della nostra organizzazione nei centri di lavoro e nei vari reparti aziendali, comprendendo la necessità di rafforzare il sindacato confederale e con esso la Uil che, negli anni, ha dimostrato una grande capacità di rinnovare i propri quadri dirigenti proponendo modelli sempre nuovi ed al passo coi tempi di partecipazione sindacale in azienda”.
In Campania c’erano da eleggere 33 Rsu/Rls, ben 6 in meno rispetto al 2009. La commissione elettorale non ha ancora ultimato il proprio lavoro ma il quadro potrebbe essere il seguente: Slc-Cgil 12 (2 in meno rispetto al 2009); Uilcom-Uil 11 (stesso numero rispetto al 2009); Fistel-Cisl 7 (ne aveva 10 nel 2009); Ugl 2 (ne aveva 4 nel 2009). Chiudono gli autonomi Snater e Cisal ai quali potrebbe andare una sola Rsu assegnata allo Snater che è meglio posizionata in termini di dato percentuale.

Massimo Taglialatela: con oltre 100 preferenze personali ha trascinato la lista Uilcom alla vittoria
nelle elezioni per il rinnovo della Rsu/Rls in Telecom Italia SpA

mercoledì 16 maggio 2012

CIRCUMVESUVIANA DI NAPOLI. SOSPESO IL CALL CENTER, ANCORA DISAGI PER I CITTADINI. DA OGGI PER STRADA I QUATTORDICI DIPENDENTI. LA DENUNCIA DELLA UILCOM

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
CIRCUMVESUVIANA DI NAPOLI. SOSPESO IL CALL CENTER, ANCORA DISAGI PER I CITTADINI. DA OGGI PER STRADA I QUATTORDICI DIPENDENTI. LA DENUNCIA DELLA UILCOM
Ancora disagi, ancora problemi, ancora tagli. IL Gruppo Eav - che gestisce le principali linee di trasporto di persone su gomma e su rotaia in Campania con le società controllate Metrocampania NordEst, Circumvesuviana e Sepsa -ha infatti deciso nella giornata di ieri di sospendere il numero verde 800053939 grazie al quale migliaia di cittadini, tra viaggiatori e pendolari, ottenevano informazioni utili sulle corse di Bus e Treni nelle tratte cittadine, provinciali e regionali servite dai vai mezzi. Con una nota leggibile sul sito internet www.vesuviana.it, infatti, si informano i viaggiatori che questo servizio è momentaneamente indisponibile.
A farne le spese non saranno però soltanto i cittadini e i viaggiatori – le stime parlano di circa 100 milioni di passeggeri l’anno – ma anche i dipendenti della SIT, la società che dal 1999 offre servizi di It e Call center a tutto il Gruppo Eav, compresa EavBus il cui numero verde fu già sospeso a gennaio. “Siamo al fianco dei lavoratori in questa vicenda e lo saremo fino in fondo con tutti i mezzi, sindacali e legali, per contrastare una scelta scellerata e comunicata senza alcun preavviso né all’azienda né alle OO.SS. titolari delle relazioni in questo settore”.
A parlare è Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom, che aggiunge: “Abbiamo inviato più volte al management del Gruppo Eav formale richiesta di incontro per capire cosa intendesse fare del servizio call center dato che, pur non essendo quello gestito in outsourcing da SIT un grande contact center, ha rappresentato per anni un importante presidio informativo in una Regione ed in una Provincia dove il trasporto pubblico vacilla ed è da sempre problematico, garantendo un servizio a valore aggiunto svolto con grande professionalità e dedizione per una vastissima fascia di utenza che va da Sorrento a Benevento fino al napoletano e al casertano, coprendendo la quasi totalità della Regione Campania. La volontà di internalizzarlo – prosegue il sindacalista – andava condivisa con le parti sociali delle Telecomunicazioni e dei Trasporti, impattando questa attività su tante famiglie che adesso non avranno, data la dimensione dell’azienda esterna, neanche il beneficio degli ammortizzatori sociali”.
Ma c’è dell’altro. E la Uilcom tramite il suo segretario non manca di sottolinearlo: “Il Gruppo Eav non ha la cultura delle corrette relazioni sindacali, ma non ha neanche la cultura della correttezza nei pagamenti visto che, oltre a sospendere l’attività data in esterno alla SIT, ha nei confronti di questa debiti per circa 500 mila euro. Abbiamo intenzione di assistere i lavoratori e le loro famiglie, che da oggi sono in mezzo ad una strada, con atti concreti presso la Regione il Comune e la Provincia denunciando la scelta scellerata di aver sospeso un servizio così importante per il trasporto locale e, nel contempo, per la decisione di togliere il lavoro dall’oggi al domani ai dipendenti del call center. Ma garantiremo – conclude Taglialatela – all’azienda il supporto legale necessario anche per incassare i crediti ancora non pagati dal Gruppo Eav, che nei mesi scorsi hanno causato ritardi nei pagamenti ai lavoratori, con tutti gli interessi legali e di mora e il risarcimento del danno subito sia dalla società che dai dipendenti”.

venerdì 4 maggio 2012

IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: L’APPELLO DEI SINDACATI PER I LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE IN VISTA DEL GRAN PREMIO LOTTERIA

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
 
IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: DOMENICA IL GRAN PREMIO LOTTERIA.
L’APPELLO DEI SINDACATI PER I LAVORATORI IN CASSA INTEGRAZIONE
A pochi giorni dal Gran Premio Lotteria che si disputerà Domenica 6 maggio si riaccende il dibattito sul futuro dell'Ippica e dell'Ippodromo di Agnano.
"Stiamo lottando da mesi - dichiara Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom - per scongiurare la chiusura dell'impianto e garantire la continuità occupazionale."
La situazione dei lavoratori delle due società che operano nell'impianto - la Ippodromo di Agnano SpA e la Agnano Service srl, che si occupa delle scommesse al totalizzatore - e' di estremo rischio. Da mesi, infatti, tutti i lavoratori sono in cassa integrazione al 50 e al 70% delle ore lavorabili ed i segnali, anche in vista del Lotteria di domenica prossima, non sono incoraggianti. "Già per questo Gran premio - spiega infatti l'esponente sindacale - sono state eliminate alcune batterie e la consolazione e le notizie dal mondo dell'Ippica nazionale non sono per nulla confortanti".
Intanto sulla vertenza dei dipendenti di Agnano pesa come un macigno la data del 31 dicembre 2012che e' il limite ultimo fissato per la cessazione della cassa integrazione.
Ma proprio sul futuro dello storico impianto napoletano il sindacato lancia un appello: "Faremo di tutto per impedire la chiusura dell'Ippdromo di Agnano - conclude Taglialatela - ma abbiamo bisogno del sostegno concreto delle istituzioni che devono affiancare l'impresa e le parti sociali per evitare che un altro pezzo di storia e tradizione di Napoli e della Campania vada perduto".

La lunga storia dell'Ippica 'all'ombra del Vesuvio':
dal 31 dicembre 2012 potrebbe non essere più così!