mercoledì 16 maggio 2012

CIRCUMVESUVIANA DI NAPOLI. SOSPESO IL CALL CENTER, ANCORA DISAGI PER I CITTADINI. DA OGGI PER STRADA I QUATTORDICI DIPENDENTI. LA DENUNCIA DELLA UILCOM

Uilcom Campania
Comunicato Stampa
CIRCUMVESUVIANA DI NAPOLI. SOSPESO IL CALL CENTER, ANCORA DISAGI PER I CITTADINI. DA OGGI PER STRADA I QUATTORDICI DIPENDENTI. LA DENUNCIA DELLA UILCOM
Ancora disagi, ancora problemi, ancora tagli. IL Gruppo Eav - che gestisce le principali linee di trasporto di persone su gomma e su rotaia in Campania con le società controllate Metrocampania NordEst, Circumvesuviana e Sepsa -ha infatti deciso nella giornata di ieri di sospendere il numero verde 800053939 grazie al quale migliaia di cittadini, tra viaggiatori e pendolari, ottenevano informazioni utili sulle corse di Bus e Treni nelle tratte cittadine, provinciali e regionali servite dai vai mezzi. Con una nota leggibile sul sito internet www.vesuviana.it, infatti, si informano i viaggiatori che questo servizio è momentaneamente indisponibile.
A farne le spese non saranno però soltanto i cittadini e i viaggiatori – le stime parlano di circa 100 milioni di passeggeri l’anno – ma anche i dipendenti della SIT, la società che dal 1999 offre servizi di It e Call center a tutto il Gruppo Eav, compresa EavBus il cui numero verde fu già sospeso a gennaio. “Siamo al fianco dei lavoratori in questa vicenda e lo saremo fino in fondo con tutti i mezzi, sindacali e legali, per contrastare una scelta scellerata e comunicata senza alcun preavviso né all’azienda né alle OO.SS. titolari delle relazioni in questo settore”.
A parlare è Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom, che aggiunge: “Abbiamo inviato più volte al management del Gruppo Eav formale richiesta di incontro per capire cosa intendesse fare del servizio call center dato che, pur non essendo quello gestito in outsourcing da SIT un grande contact center, ha rappresentato per anni un importante presidio informativo in una Regione ed in una Provincia dove il trasporto pubblico vacilla ed è da sempre problematico, garantendo un servizio a valore aggiunto svolto con grande professionalità e dedizione per una vastissima fascia di utenza che va da Sorrento a Benevento fino al napoletano e al casertano, coprendendo la quasi totalità della Regione Campania. La volontà di internalizzarlo – prosegue il sindacalista – andava condivisa con le parti sociali delle Telecomunicazioni e dei Trasporti, impattando questa attività su tante famiglie che adesso non avranno, data la dimensione dell’azienda esterna, neanche il beneficio degli ammortizzatori sociali”.
Ma c’è dell’altro. E la Uilcom tramite il suo segretario non manca di sottolinearlo: “Il Gruppo Eav non ha la cultura delle corrette relazioni sindacali, ma non ha neanche la cultura della correttezza nei pagamenti visto che, oltre a sospendere l’attività data in esterno alla SIT, ha nei confronti di questa debiti per circa 500 mila euro. Abbiamo intenzione di assistere i lavoratori e le loro famiglie, che da oggi sono in mezzo ad una strada, con atti concreti presso la Regione il Comune e la Provincia denunciando la scelta scellerata di aver sospeso un servizio così importante per il trasporto locale e, nel contempo, per la decisione di togliere il lavoro dall’oggi al domani ai dipendenti del call center. Ma garantiremo – conclude Taglialatela – all’azienda il supporto legale necessario anche per incassare i crediti ancora non pagati dal Gruppo Eav, che nei mesi scorsi hanno causato ritardi nei pagamenti ai lavoratori, con tutti gli interessi legali e di mora e il risarcimento del danno subito sia dalla società che dai dipendenti”.

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