Comunicato stampa
IPPODROMO DI AGNANO, PARTE LA MOBILITA': CONCRETO IL RISCHIO CHIUSURA.
TAGLIALATELA, UILCOM-UIL. “MANAGEMENT HA GRAVI COLPE, DURO COLPO PER NAPOLI E PER L’ECONOMIA DEL TERRITORIO: CHIEDIAMO CHE LE ISTITUZIONI INTERVENGANO IN FRETTA”Dopo settantasette anni di gare di trotto e galoppo, tristemente si avvia alla chiusura un pezzo di storia dell'Ippica italiana e napoletana. L'Ippodromo di Agnano, struttura storica dell’Ippica napoletana e campana inaugurata nel1935, ha avviato infatti la procedura di mobilita per 45 dei 77 dipendenti della società e per 37 dei 49 lavoratori del totalizzatore, il centro di raccolta delle scommesse gestito dalla controllata Agnano Service, anch'essa in queste ore interessata dallo stop alle corse e dalla conseguente interruzione delle giocate da parte degli scommettitori.
A darne notizia è la Uil Comunicazione regionale che, con una nota del segretario generale Massimo Taglialatela, interviene sulla vicenda: "Sta per morire definitivamente un altro pezzo di storia di Napoli - afferma il sindacalista - e questo nel silenzio totale delle istituzioni e tra l'indifferenza di tutti. Ci opporremo in tutti i modi a questa decisione presa dalla Direzione e dalla proprietà dell'Ippodromo perché non possiamo restare inermi dinanzi all'agonia di un'altra storica area di lavoro e di eccellenza nello sport e nel settore turistico ricettivo e del tempo libero che rischia di scomparire dalla nostra città".
Il riferimento del sindacalista è ovviamente alla vicenda di Edenlandia e del Giardino Zoologico di Napoli, di cui in questi mesi si sta provando a scongiurare la definitiva messa all'asta dei beni con il conseguente licenziamento dei lavoratori nell'ambito della procedura fallimentare attualmente in corso.
Ieri pomeriggio le OO.SS. e le Rsu hanno incontrato i lavoratori delle due società dell'Ippodromo, la Ippodromo di Agnano SpA e la Agnano Service Srl, per informarli sull'esito negativo dell'incontro con i vertici aziendali che in settimana hanno comunicato ai sindacati la decisione di avviare le procedure di mobilità. Intanto le Organizzazioni dei lavoratori sono già al lavoro per impegnare le istituzioni sulla vicenda al fine di impedire in extremis la messa in mobilità del personale.
Taglialatela, però, non risparmia accuse nei confronti della direzione di Ippodromo di Agnano che , a suo dire, non avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per evitare la mobilità: "Nel corso di tutto il 2011 - spiega l'esponente sindacale - più volte abbiamo esortato l'amministratore a voler studiare un piano di investimenti alternativo per differenziare le attività, sfruttando un sito che ha caratteristiche ambientali e di spazio inesistenti in tutto il resto della città di Napoli, al fine di rilanciare l'impianto, finora a vocazione prettamente sportiva, come polo di attrazione del gioco lecito e come centro per attività legate al turismo ed all'intrattenimento. Se oggi siamo a questo triste e drammatico epilogo - prosegue Taglialatela - è perche il management e la proprietà non hanno voluto cogliere questa opportunità e sono rimaste ancorate alle corse di trotto e galoppo, sapendo benissimo che entro il 2012 il settore sarebbe entrato definitivamente in crisi. Resteremo al fianco dei lavoratori e lavoreremo in queste ore nel tentativo di far ritirare la decisione, per ricercare insieme alla società strade alternative anche con l'apertura di un tavolo di crisi alla Regione Campania con il supporto fattivo di Comune e Provincia per scongiurare la fine dell'Ippodromo di Agnano, che rappresenterebbe un duro colpo per l’economia del territorio".
Intanto, indiscrezioni raccolte tra gli addetti ai lavori parlano di una ripresa parziale delle corse di trotto e galoppo in tutta Italia dalla prossima settimana. Se così fosse le corse ripartirebbero in un impianto da settimane abbandonato a se stesso e senza manutenzione, con tutti i pericoli per lavoratori e animali che ciò potrebbe comportare. “Anche alla luce di questa probabilità - conclude Taglialatela – chiediamo alla proprietà dell’Ippodromo di ritirare il provvedimento e consentire ai lavoratori una messa in sicurezza immediata della struttura, per permettere il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive laddove fossero confermate le giornate di corsa e, nel contempo, chiediamo con forza che riparta da subito il dialogo sulla soluzione della vertenza con il coinvolgimento di tutte le parti sociali e le amministrazioni competenti”.
L'Ufficio stampa
Potrebbe scomparire "dall'ombra del Vesuvio" la storica tradizione delle corse di trotto e galoppo praticate nello storico impianto napoletano dell'Ippodromo di Agnano inaugurato nel 1935 |
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