Uilcom Campania
Comunicato Stampa
SINDACATO, IPPICA. TAGLIALATELA, UILCOM: "FORTEMENTE PREOCCUPATI PER LE PESANTI RICADUTE CHE LA CRISI DEL SETTORE AVRA’ SULL’IPPODROMO DI AGNANO IN ASSENZA DI UN PIANO DI RILANCIO CONCRETO DA PARTE DELLA SOCIETA' "
Ancora crisi, ancora cassa integrazione, ancora scenari negativi. Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Fisascat-Cisl hanno incontrato nei giorni scorsi i vertici di Ippodromo di Agnano Spa e Agnano Service per analizzare congiuntamente gli effetti della crisi che ha colpito per tutto il 2011 il settore dell’Ippica in Italia e che persisterà - stando alle previsioni fatte dagli addetti ai lavori - per tutto il 2012. E lo scenario che ne è venuto fuori è stato come previsto catastrofico. Le due società che gestiscono le attività del plesso sportivo di Agnano, infatti, hanno annunciato ai sindacati la volontà di far ricorso nuovamente alla Cassa integrazione per i primi mesi del 2012 e, per quel che attiene invece ai soli dipendenti di Agnano service che si occupa della raccolta delle scommesse del totalizzatore, addirittura l’intenzione sarebbe quella della messa in mobilità di oltre il 50 % dell’attuale forza lavoro.
I sindacati, ovviamente, non ci stanno e partono al contrattacco. “Siamo fortemente preoccupati – afferma Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom-Uil – per il futuro dei lavoratori e dell’attività del sito di Agnano in quanto già nel 2011 si era parlato con la Direzione dell’Ippodromo di sacrifici da fare a fronte della contropartita di un rilancio complessivo del sito di Agnano attraverso un piano industriale che prevedesse la diversificazione delle attività, con un investimento ingente su nuove forme di business da sviluppare all’interno dell’impianto attraverso la ristorazione, il gioco lecito ed altre attività da definire. Nulla di tutto ciò – chiarisce l’esponente sindacale – è però stato fatto e l’unica risposta che oggi si preferisce dare ai lavoratori ed ai loro rappresentanti è quella dell’ennesimo ricorso alla Cassa integrazione, strumento che non fa altro che spostare in avanti di qualche mese la data fatidica della probabile chiusura che, in assenza di un concreto piano di sviluppo da parte della società Ippodromo di Agnano Spa, sarà a questo punto inevitabile”.
Nel mentre, si deve fare i conti con la realtà di un settore che è in crisi non solo per un forte calo delle scommesse da parte degli scommettitori che preferiscono sempre più alle corse dei cavalli altri tipi di giocate, ma anche per gli effetti dei tagli ai fondi stanziati annualmente dall’ex Unire oggi Assi. “Se non si interverrà con qualche idea innovativa che porti nuova linfa nelle casse dell’Ippodromo e che sia realmente in grado di rilanciare tutto il ‘core business’ che gravita attorno all’Ippica – conclude Taglialatela a nome del sindacato unitario di settore – si rischierà concretamente di far scomparire da Napoli l’ennesima attività storica, con la conseguente drammatica perdita di centinaia di posti di lavoro e l’abbandono, chissà per quanti anni, del plesso di Agnano attualmente di proprietà del Comune di Napoli, che com’è prassi da queste parti resterebbe per decenni in disuso come è accaduto per un altro impianto storico della zona Flegrea, lo Sferisterio, che fu completamente distrutto da un incendio doloso alla vigilia della notte di San Silvestro del 1987 e che oggi, a distanza di quasi 25 anni da qualla tragica data, è ancora lì abbandonato a se stesso”.
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