martedì 5 maggio 2015

CRISI EDENLANDIA. DOMANI ALLE 14 IL SINDACO DI NAPOLI IN VISITA AL PARCO OCCUPATO

CRISI EDENLANDIA. DOMANI ALLE 14 IL SINDACO DI NAPOLI IN VISITA AL PARCO OCCUPATO DI EDENLANDIA PER PORTARE SOLIDARIETA' E PROPOSTE DEL COMUNE
Domani mercoledì 6 maggio 2015 alle ore 14,00 il Sindaco di Napoli, On. Luigi De Magistris, porterà la solidarietà dell'Amministrazione comunale di Napoli ai lavoratori del Parco occupato di Edenlandia a Fuorigrotta.
Lo annuncia in una nota diramata in serata Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom Campania, principale Organizzazione sindacale tra i lavoratori della fallita Parks&Leisure che presiedeva alle attività del parco giochi, che sottolinea "l'importanza e la vicinanza del Sindaco di Napoli e della sua Giunta tutta che dal primo momento non hanno mai abbandonato i lavoratori ed hanno sempre risposto con tempestività alle sollecitazioni provenienti dalle Organizzazioni sindacali. Domani - prosegue la nota della Uil Comunicazione - siamo certi che il Sindaco De Magistris non si limiterà a portare la solidarietà della Giunta e del Consiglio comunale ai lavoratori in lotta, che da una settimana occupano il parco per protestare contro la decisione assurda della New Edenlandia di licenziare tutti i 54 dipendenti, ma porterà come ha fatto ieri a Forcella per l'assemblea pubblica del Teatro Trianon soluzioni e proposte per la gestione ed il rilancio di un parco storico e di un centro nevralgico e strategico per il tempo libero e per i bambini e le famiglie della nostra città".
I lavoratori di Edenladia hanno dato vita nei giorni scorsi ad una pagina Facebook dal nome "Salviamo Edenlandia" che in poche ore ha raggiunto oltre 4 mila contatti. Spontaneamente, inoltre, è stato lanciato in rete l'hastag #salviamoedenlandia.
 
L'Ufficio stampa

mercoledì 29 aprile 2015

EDENLANDIA, PARCO OCCUPATO DAI LAVORATORI: DOMANI ALLE 11,00 CONFERENZA STAMPA CON I SINDACATI

EDENLANDIA, PARCO OCCUPATO DAI LAVORATORI: DOMANI ALLE 11,00 CONFERENZA STAMPA CON I SINDACATI
Domani alle ore 11,00 presso il Parco occupato di Edenlandia a Fuorigrotta le OO.SS. Slc-Cgil Filcams-Cgil e Uilcom-Uil ,unitamente alle Rsa ed ai lavoratori, indicono una conferenza stampa per denunciare pubblicamente il mancato rispetto degli accordi sulla riapertura del Parco prevista inizialmente per il prossimo 1 giugno, con la conseguenza annunciata dalla New Edenlandia del licenziamento dei 54 lavoratori.
"Questa decisione - affermano Osvaldo Barba, Ugo Bonanni e Massimo Taglialatela, segretari delle tre organizzazioni sindacali presenti tra i lavoratori del Parco - crea un serio problema per i lavoratori e le loro famiglie che resteranno dal 31 maggio prossimo senza ammortizzatori sociali e nessuna forma di sostentamento. La cittadinanza deve sapere e per questa ragione domani vogliamo parlare pubblicamente alla stampa affinché su questa vicenda non cali il silenzio. Non resteremo fermi a guardare - concludono gli esponenti sindacali - la perdita del lavoro di 54 lavoratori e delle loro famiglie e la fine indecorosa di un parco storico di Napoli, che è patrimonio di tutta la città e dell'intera Regione Campania".
L'Ufficio stampa

giovedì 23 aprile 2015

AGENZIE DI STAMPA E QUOTIDIANI: UILCOM CAMPANIA PRIMO SINDACATO TRA I LAVORATORI POLIGRAFICI DE IL MATTINO DI NAPOLI

AGENZIE DI STAMPA E QUOTIDIANI: UILCOM CAMPANIA PRIMO SINDACATO TRA I LAVORATORI POLIGRAFICI DE IL MATTINO DI NAPOLI
 
La Uil Comunicazione, sindacato che rappresenta i lavoratori poligrafici dell'Editoria legata all'Informazione (Agenzie di Stampa e Quotidiani) è il primo sindacato tra i lavoratori de Il Mattino di Napoli, primo quotidiano nazionale del Mezzogiorno e testata di punta, insieme al Messaggero, del Gruppo Caltagirone Editore.
Ieri sera, al termine della due giorni di voto che ha interessato i lavoratori delle due sedi aziendali - la sede storica di via Chiatamone a Napoli ed il centro stampa più grande del Sud Italia di Pascarola, a Caivano in Provincia di Napoli - dallo scrutinio è emerso che la Uilcom Campania ha conquistato due delle tre Rsu eleggibili passando in soli due anni da una a due Rsu e conquistando la Rls, con una percentuale che passa dal 21,42% delle elezioni del 2013 al 62,16% attuale.
Crolla la Slc-Cgil, primo sindacato da sempre ne Il Mattino di Napoli, che passa da due Rsu ad una e perde la Rls, con una percentuale di voti che va giù dal 64,28% del 2013 al 37,83% di oggi.
"Con questo strepitoso risultato abbiamo dimostrato nel giro di un triennio che il lavoro svolto con dedizione, professionalità, presenza nei luoghi di lavoro e costanza ha prodotto un riconoscimento oggettivo per la nostra Organizzazione sindacale tale da consentirci di diventare in breve tempo il primo sindacato in una delle due principali aziende editoriali del Gruppo Caltagirone".
Queste le parole di Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom Campania, che aggiunge: "Nel corso di questi anni abbiamo dovuto condividere con la Direzione aziendale una serie di accordi che hanno ridotto l'organico aziendale e modificato sensibilmente l'organizzazione del lavoro sia per i sistemisti e per gli impiegati della sede cittadina di via Chiatamone, che per i lavoratori del centro stampa di Pascarola. Grazie a questi accori - prosegue il sindacalista - abbiamo consentito all'azienda di accedere ai benefici della legge 416 dell'editoria, poi modificata dal Governo Monti, collocando in questo modo gran parte del personale che rientrava nei requisiti di legge in prepensionamento, cosa questa che ha scongiurato i licenziamenti. L'azienda però a nostro avviso non ha rispettato i patti di mantenere ed implementare il lavoro nel territorio campano. Per questo - spiega Taglialatela - abbiamo avviato un percorso di lotta che ci ha visti al fianco dei lavoratori per rivendicare il rispetto dei patti e per questa ragione oggi la Uilcom è stata premiata dal voto. Nel settore dell'Editoria legata all'Informazione - si legge ancora nella nota - c'è una grande crisi legata al calo delle vendite ed al calo della pubblicità per gli effetti delle innovazioni tecnologiche che spingono sempre più gli utenti dell'informazione all'utilizzo di social media ed alla fruizione delle notizie tramite internet a danno della carta stampata. Nessuno ha la ricetta per uscire dalla crisi, ma se c'è una strada - conclude il segretario Uil - non è certo quella delle esternalizzazioni a società terze sprovviste di know how e competenze specifiche acquisite negli anni o quella delle delocalizzazioni. Bisogna puntare sulle professionalità che si hanno a disposizione e, come abbiamo fatto finora ne Il Mattino ed in tutto il settore, proseguiremo a perseguire questo obbiettivo vigilando ancora di più sui processi di mutamento dell'organizzazione del lavoro all'interno del settore forti, oggi più di ieri, di un consenso inequivocabile de parte dei lavoratori".
 
Ufficio stampa

sabato 21 febbraio 2015

TELECOMUNICAZIONI, CALL CENTER: UILCOM E UILTEMP PROCLAMANO LO SCIOPERO CONTRO ACCENTURE!

ACCENTURE, SINDACATO E LAVORATORI ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTE: LUNEDI’ 23 FEBBRAIO SCIOPERO INTERO TURNO!

La Uilcom e la Uiltemp Campania unitamente alle Rsa hanno proclamato per lunedì 23 febbraio 2015 dalle ore 07:30 lo sciopero per l'intero turno per tutti i lavoratori di Accenture Napoli, colosso dei servizi ai call center in outsourcing e dell'It, per protestare contro l'atteggiamento dell'azienda che continua a non fornire risposte in merito al futuro delle proprie commesse nel sito produttivo di Napoli.
"E’ inaccettabile – spiega Massimo Taglialatela, segretario generale dell'Organizzazione sindacale di riferimento dei dipendenti del call center -  il comportamento di Accenture. Non è giusto tenere centinaia di lavoratrici e lavoratori in uno stato di incertezza totale circa il loro futuro".
La vertenza Accenture dura ormai da mesi ed ha interessato nella sua fase più calda oltre al sito operativo di Napoli anche quello di Palermo, dove per effetto della cessazione della commessa British Telecom 262 lavoratori hanno rischiato il posto di lavoro.
"A Napoli invece - spiega l'esponente Uil - viviamo da mesi una situazione di assenza totale di risposte da parte di Accenture rispetto alla commessa Enel e siamo seriamente preoccupati per il destino dei 200 lavoratori con svariate tipologie contrattuali perché temiamo che dietro il reiterato ed ingiustificabile atteggiamento aziendale di silenzio totale si possa celare uno scenario poco rassicurante".  
Il sindacato già ad ottobre del 2014 chiese l'intervento della Regione per far venire allo scoperto l'azienda e per costringere anche il committente Enel a svelare le sue reali intenzioni sul rinnovo della commessa ad Accenture.
"Oggi - prosegue Taglialatela - siamo ancora senza notizie. Non si può tollerare un atteggiamento del genere, il sindacato non si coinvolge solo quando c'è da prendere atto delle situazioni di crisi e si intende accedere agli ammortizzatori sociali. La Uilcom chiede con forza il rispetto di un corretto protocollo di relazioni sindacali ed in virtù di questo chiede all'azienda di convocare un tavolo di confronto anche con il committente Enel per spiegare con chiarezza quali sono le sue intenzioni sul sito di Napoli. In assenza di risposte - conclude il sindacalista - proseguiremo con le azioni di lotta finché non sarà chiaro all'azienda che non può pensare di andare avanti con decisioni prese in modo unilaterale".

Ufficio stampa

giovedì 19 febbraio 2015

EDENLANDIA: DOMANI SIT-IN A PALAZZO REALE ALLE ORE 10,00

EDENLANDIA, CORSA CONTRO IL TEMPO PER SALVARE I LAVORATORI: DOMANI SIT-IN A PALAZZO REALE

E' previsto per domattina dalle ore 10,00 il Sit-in di protesta organizzato dalla Uilcom-Uil Campania e dai lavoratori di Edenlandia davanti a Palazzo Reale, sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici e Storici, per scongiurare che la decisione presa proprio da questa di sequestrare gli abusi edilizi fatti nel parco per disporne l'immediato abbattimento possa compromettere la tutela occupazionale. 
"Questo provvedimento - spiega infatti Massimo Taglialatela, segretario generale dell'Organizzazione sindacale di riferimento dei dipendenti dell'ex Parco dei divertimenti di Fuorigrotta -  di fatto può essere il motivo per colpa del quale, a causa dei troppi ritardi, la cordata di imprenditori aggiudicataria del bene dopo anni di gare andate deserte, possa decidere di non procedere con l'assunzione dei 55 lavoratori attualmente in Cassa integrazione".

La vertenza di Edenlandia e del fallimento della società Parks&Leisure che gestiva anche lo Zoo di Napoli va avanti ormai da anni. "Proprio quando tutto sembrava risolto - prosegue il sindacalista - ci ritroviamo nuovamente a dover fare i conti con una burocrazia malata che mette di continuo i bastoni tra le ruote anche a quei pochi imprenditori che ancora credono nelle potenzialità di questa città e che per questo continuano ad investire qui, mentre tutti scappano all'estero per inseguire condizioni di miglior favore per chi ha voglia di fare impresa. Non consentiremo - conclude l'esponente Uil - che i 55 lavoratori di Edenlandia vadano ad ingrossare la lista dei disoccupati napoletani e resteremo, come abbiamo fatto dall'inizio di questa vertenza senza mai arrenderci o perdere la speranza, al fianco dei lavoratori perché Edenlandia possa riaprire presto, il lavoro sia preservato e sia restituita alla città ed alla Regione Campania tutta una 'eccellenza' che è patrimonio della nostra storia'". 

Ufficio stampa

mercoledì 1 ottobre 2014

CALL CENTER. #262acasa: DOMANI SIT-IN DELLA UILCOM CONTRO LA ACCENTURE. DOPO PALERMO ANCHE I LAVORATORI DI NAPOLI SI MOBILITANO CONTRO IL COLOSSO DEI CALL CENTER IN OUTSOURCING

CALL CENTER. #262acasa: DOMANI SIT-IN DELLA UILCOM CONTRO LA ACCENTURE. DOPO PALERMO ANCHE I LAVORATORI DI NAPOLI SI MOBILITANO CONTRO IL COLOSSO DEI CALL CENTER IN OUTSOURCING
Dalla Sicilia alla Campania, si allarga la protesta contro la Accenture, il colosso dei call center in outsourcing che ha già messo in discussione il sito di Palermo dove lavorano 262 dipendenti che, da mesi, hanno messo in piedi una protesta dura contro l'intenzione aziendale di procedere con gli annunciati licenziamenti di tutta la forza lavoro a causa della perdita della commessa British Telecom.
Domani, infatti, a scendere "sul piede di guerra" contro l'azienda leader dei servizi ai call center in outsourcing saranno i lavoratori del sito aziendale di Napoli che hanno annunciato un Sit-in dinanzi i cancelli dell'azienda all'Isola G3 del centro direzionale dalle 13 alle 17 per protestare contro la scelta aziendale di tenere all'oscuro lavoratori Rsa ed organizzazioni sindacali sul futuro del centro partenopeo, alla luce della forte incertezza sul rinnovo della commessa Enel.
"Siamo fortemente preoccupati - afferma Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania, l'organizzazione di riferimento dei lavoratori - per l'assordante silenzio di Accenture che tace e non fornisce risposte certe e concrete sul destino dei 200 lavoratori del centro operativo di Napoli".
Nel capoluogo campano, infatti, Accenture impiega 200 lavoratori con i contratti atipici più disparati tra tempi determinati, somministrati, apprendisti e staff leasing e soltanto una decina di lavoratori sono assunti a tempo
indeterminato.
"L’80% di questi lavoratori proviene da due aziende, Imi e Xerox - spiega Taglialatela - che gestivano prima la commessa Enel. Se Enel decidesse di non assegnare più la commessa ad Accenture, rischieremmo di rileggere lo stesso tragico copione che sta andando in scena a Palermo in queste ore, dove 262 lavoratori di Accenture rischiano di rimanere senza lavoro per colpa di un'azienda che non ha coinvolto per tempo, come noi chiediamo, le OO.SS. sul piano industriale e sulle prospettive di sviluppo ed all'improvviso, a causa della perdita di una commessa importante per il sito siciliano, si è trovata costretta ad aprire lo stato di crisi. Se succedesse anche a Napoli - prosegue il segretario Uil - sarebbe una vera batosta per la città e per il settore dei call center in Campania, già colpito dalle crisi dei principali player di un mercato messo alle corde dal fenomeno delle delocalizzazioni e delle gare al massimo ribasso. Per questo - conclude Taglialatela - abbiamo chiesto alla Regione Campania di aprire immediatamente un tavolo di confronto al quale invitare anche la direzionale operativa di Enel, oltre che la stessa Accenture Napoli, per analizzare insieme tutte le possibili strade alternative".
Al Sin-in di domani aderirà anche la UilTemp, la categoria specifica che segue per la Uil l'universo dei lavoratori atipici, presenti tramite le agenzie di somministrazione lavoro in  considerevole misura nel settore dei call center ed in particolar modo nel mondo dell'outsourcing.
 
L'Ufficio stampa

lunedì 29 settembre 2014

EDENLANDIA, OK DEL CDA DELLA MOSTRA ALLA VENDITA. VOTO A MAGGIORANZA: FAVOREVOLI COMUNE E PROVINCIA, CONTRARI REGIONE E CAMERA DI COMMERCIO

EDENLANDIA: OK DEL CDA DELLA MOSTRA ALLA VENDITA.
VOTO A MAGGIORANZA: FAVOREVOLI COMUNE E PROVINCIA, CONTRARI REGIONE E CAMERA DI COMMERCIO.
MANCA SOLO LA FIRMA DINANZI AL GIUDICE
PER LA CESSIONE DEL PARCO ALLA CORDATA SCHIANO
Dopo un'estenuante seduta del Cda e dell'Assemblea dei soci della Mostra d'Oltremare, si è finalmente conclusa positivamente la lunga vertenza per il salvataggio del Parco dei divertimenti di Edenlandia.
Nel tardo pomeriggio di oggi, infatti, a maggioranza il Cda dell'Ente di Fuorigrotta - nel quale sono presenti i rappresentati del Comune di Napoli, della Regione Campania, della Provincia e della Camera di Commercio - ha deliberato a maggioranza la vendita di Edenlandia. Successivamente, l'assemblea dei soci ha ratificato la relativa vendita del Parco, chiuso ormai da mesi, al cartello di imprese capitanato da Mario Schiano unico gruppo imprenditoriale ad aver formalizzato un'offerta fuori dal bando pubblico alla Curatela fallimentare nominata dal Giudice Nicola Graziano nell'ambito del procedimento di fallimento della Parks&Leisure, la società che sovrintendeva alla vecchia Edenlandia ed allo Zoo di Napoli.
"Finalmente si è chiuso un capitolo che da ottobre 2011 ha visto i 55 lavoratori e le loro famiglie vivere in una situazione difficile". Queste le prime parole di Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom-Uil della Campania, l'organizzazione sindacale che si è battuta fin dal primo giorno al fianco dei lavoratori per scongiurare la chiusura di un parco storico della città di Napoli e la perdita di occupazione ed opportunità di sviluppo.
"Adesso si apre una prospettiva di rilancio che è un dato positivo per tutta l'area - si legge ancora nella nota diffusa in serata dalla Uil Comunicazione - si restituisce così un sito del divertimento e del tempo libero alla città e in particolar modo ai bambini napoletani. Mi sento di ringraziare - prosegue l'esponente della Uil - il Presidente della Mostra Andrea Rea, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l'Assessore al lavoro Enrico Panini, che non hanno mai lasciato da soli i lavoratori e le loro famiglie, rendendosi sempre disponibili al dialogo ed al confronto con i lavoratori e con le Organizzazioni sindacali. Non comprendo invece - conclude Taglialatela - l'atteggiamento della Camera di Commercio e della Regione Campania che hanno votato contro nel Cda, rischiando di compromettere seriamente l'esito positivo della vertenza".
Il Cda della Mostra d'Oltremare, infatti, in sede di confronto si è più volte riaggiornato per le divergenze di pareri tra i vari rappresentanti. Oggi, dopo la sospensione nel corso della mattinata, il consiglio si è riunito nuovamente nel pomeriggio ed in serata l'esito del voto ha visto 3 voti a favore della vendita di Endenlandia al Gruppo Schiano (i due del Comune di Napoli e quello della Provincia) ed il voto contrario proprio di Regione Campania e Camera di Commercio.
Adesso l'atto conclusivo spetta al Curatore Fallimentare, Salvatore Lauria ed al Giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Napoli Dott. Nicola Graziano, che dovranno convocare le parti per la firma definitiva della vendita al nuovo gruppo di imprese.
 
L'Ufficio stampa