lunedì 27 settembre 2010

IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: PROCLAMATO LO SCIOPERO. TAGLIALATELA, UILCOM: “DIRIGENZA ARROGANTE E REFRATTARIA AL CONFRONTO”!


IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: PROCLAMATO LO SCIOPERO. TAGLIALATELA, UILCOM: “DIRIGENZA ARROGANTE E REFRATTARIA AL CONFRONTO”!

            Si sono appena concluse le assemblee dei lavoratori dell’Ippodromo di Agnano, indette dalle sigle sindacali Slc-Cgil, Fisascat-Cisl e UILCOM-UIL e dalle Rsu per condividere un percorso comune a seguito dell’annuncio dato il 24 scorso dalla direzione del personale della volontà di fare ricorso dal 1 ottobre alla cassa integrazione in deroga per tutto il personale. Alle assemblee hanno preso parte tutti i lavoratori e le figure professionali presenti nell’impianto di Agnano tra operai,  amministrativi e personale della manutenzione impiantistica che, all’unanimità, hanno espresso parere favorevole alla proposta delle OO.SS. e delle Rsu di proclamare lo sciopero ‘ad horas’.
In questi momenti, le segreterie territoriali sindacali stanno comunicando come prassi all’azienda le modalità dello sciopero che avrà inizio dalle ore 6 di domani mattina (28/09/2010) fino alle ore 6 del giorno dopo (29/09.2010).
L’assemblea si è svolta in un clima rovente – ha affermato a caldo Massimo Tagliatatela, segretario generale della Uilcom Campaniai lavoratori sono fortemente preoccupati per il loro futuro e per la totale assenza di idee da parte della proprietà”. L’esponente Uil ha poi stigmatizzato l’atteggiamento aziendale: “La direzione dell’Ippodromo è alla deriva, interessata soltanto a come gestire l’ammanco economico causato dalla mancata corresponsione delle quote annuali da parte dell’Unire. Il loro obiettivo è uno soltanto: assicurarsi i soldi pubblici per arrivare fino a fine anno. Per questo, hanno provato la scorsa settimana a fare il ‘colpaccio’ scippando alla sola Rsu la firma sotto il documento da presentare per ottenere l’approvazione della Cassa. Questo, ovviamente, sperando che le segreterie regionali dei sindacati non si accorgessero del tentativo, per evitare così un confronto con il Sindacato. Purtroppo – spiega Tagliatatela – il blitz con le Rsu gli è andato male e non hanno ottenuto alcuna firma da parte sindacale. Senza un confronto serio sul futuro dell’Ippica in Campania e sul rilancio dell’Ippodromo di Agnano non siamo disposti a sottoscrivere alcun accordo che serva soltanto a prolungare di qualche mese l’agonia per consentire alla proprietà di arrivare senza intoppi a Natale, per poi trovare magari in regalo alla Befana la chiusura dell’Impianto o i licenziamenti collettivi”. L’assemblea ha poi deciso la rottura delle relazioni sindacali con quella che lo stesso segretario Uil Massimo Tagliatatelaha ha definito “una dirigenza arrogante e refrattaria al confronto, che non conosce le regole del corretto rapporto col Sindacato”!
           

Napoli, 27 settembre 2010                                L'Ufficio Stampa 


venerdì 24 settembre 2010

IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: PROPRIETA' ANNUNCIA RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE. DICHIARAZIONE DELLA UILCOM


IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: PROPRIETA' ANNUNCIA RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE.
TAGLIALATELA, UILCOM CAMPANIA: “SERIAMENTE PREOCCUPATI PER IL FUTURO DEI LAVORATORI”

Siamo seriamente preoccupati per il futuro di tanti lavoratori e delle loro famiglie che oggi pagano l’assenza di una pianificazione manageriale seria in grado di rilanciare un comparto importante per la nostra Regione come l’Ippica, che ha una lunga storia di successi e campioni nati sulle piste dello storico impianto di Agnano oggi in crisi”.
Ad affermarlo è Massimo Taglialatela, segretario Generale Uilcom Campania, che ha così commentato l’annuncio dato in queste ore da Gaetano Papalia e Concetto Mazzarella, rispettivamente Presidente e Ad della società Ippodromo di Agnano SpA, che farà ricorso a partire dal 1 ottobre alla Cassa integrazione in deroga per 82 lavoratori del comprensorio flegreo a causa dei mancati pagamenti delle somme spettanti da parte dell’UNIRE. “L’azienda – si legge nella nota del sindacalista – ci ha prospettato all’inizio del 2010 un progetto di rilancio dell’Ippodromo a partire da settembre. Oggi, invece, inspiegabilmente ci annuncia il ricorso alla cassa integrazione in deroga per 82 lavoratori dell’impianto tra operai, amministrativi e varie altre figure. Abbiamo inoltrato una richiesta immediata di incontro al fine di comprendere se l’azienda ha un piano industriale o vuole  soltanto un accordo per accedere all’ammortizzatore sociale, perché se l’azienda non avesse una progetto questo significherebbe anche un calo di scommesse e tutto ciò aprirebbe un altro fronte di crisi occupazionale nella società collegata Agnano Service, che si occupa appunto della raccolta scommesse al totalizzatore”. Per la Uilcom si devono sfruttare le potenzialità del territorio: “L’Ippodromo di Agnano – spiega infatti Tagliatatela – è situato in una zona ad alta vocazione turistica. Perché non sfruttare questo valore aggiunto del sito e provare a differenziare la vocazione sportiva dell’impianto, immaginando ad esempio investimenti che portino nuove attività e nuovo lavoro? L’impianto resta chiuso quando non ci sono corse e l’unico evento di rilievo è quello del Gran Premio Lotteria che registra anno dopo anno sempre meno partecipazione di pubblico. L’azienda dovrebbe pensare di organizzare eventi all’interno dell’Ippodromo e proporre la struttura anche per attività di spettacolo e di intrattenimento che non siano strettamente legate alle corse. Già lunedì ci saranno assemblee con i lavoratori per concordare insieme un percorso. Nel mentre, ci aspettiamo che la società ci convochi e ci proponga un piano strategico e non soltanto la cassa in deroga per i dipendenti. Questo – conclude l’esponente della Uilcom – sarebbe soltanto un voler spostare in avanti di tre mesi una crisi che è soprattutto una crisi di idee e di progetti”.
           
           
Napoli, 24 settembre 2010                                  L'Ufficio stampa

martedì 21 settembre 2010

SOSPESI GLI STIPENDI DEI LAVORATORI AL TRIANON VIVIANI. COMUNICATO UNITARIO SLC-CGIL - UILCOM-UIL

SPETTACOLO, TRIANON VIVIANI: ANNUNCIATA DAL CDA LA SOSPENSIONE DEGLI STIPENDI. SLC-CGIL E UILCOM-UIL: LA ‘RINASCITA’ NON PASSI PER L’AFFOSSAMENTO DEI LAVORATORI!

È di poco fa la notizia dai toni trionfalistici lanciata dalla Regione Campania e dalla Provincia di Napoli con un comunicato congiunto della ‘rinascita’ del Teatro Trianon Viviani. Questa mattina, infatti, in occasione della visita alla mostra di Salvatore di Giacomo allestita presso il Teatro, il Presidente della Giunta Regionale On. Stefano Caldoro, insieme all’assessore Marcello Taglialatela ha annunciato la decisione di ospitare nel Trianon l’anteprima nazionale del docu-film di Torturro ‘Passione’, in programma per il prossimo 12 ottobre, il cui relativo comunicato riporta come titolo ‘rinasce il Trianon’. “Questa notizia – affermano in una nota le segreterie regionali di Slc-Cgil e Uilcom-Uil che nel pomeriggio hanno incontrato i lavoratori in assemblea permanente da mesi – stride fortemente con la comunicazione che il Presidente del Cda Raffaele Carfagna ha consegnato ufficialmente ai lavoratori riuniti con le OO.SS. sulla sospensione degli stipendi a partire già dal mese in corso. E’ paradossale e quanto mai singolare – rilevano le OO.SS. – che stamattina il Presidente Caldoro abbia annunciato l’evento di Turturro e poco dopo il comunicato dei due Enti abbia annunciato la rinascita del Teatro di Forcella e, nella stessa giornata, a distanza di poche ore nessuno dei soci si sia presentato all’assemblea che avrebbe dovuto finalmente approvare il bilancio e presentare il tanto atteso piano industriale, con l’annuncio della sospensione degli stipendi. Forse – fanno notare dipendenti e sindacati – la rinascita del Teatro passa per l’affossamento dei lavoratori?” Intanto le OO.SS. unitamente ai lavoratori, ribadendo che non sono contrari ad eventi che portino fiato al Teatro come quello annunciato oggi dalla Regione e dalla Provincia, riaffermano “l’esigenza di aprire un confronto ufficiale con la Regione per conoscere le reali intenzioni sul futuro del Teatro nel rispetto di una consolidata e corretta tradizione campana di buone relazioni sindacali”.

martedì 14 settembre 2010

TELECOM CONDANNATA DAL TRIBUNALE DI NAPOLI AL REINTEGRO DEI LAVORATORI INTERINALI: SENTENZA STORICA!



COMUNICATO STAMPA

LAVORO PRECARIO: TELECOM CONDANNATA DA TRIBUNALE DI NAPOLI AL REINTEGRO DEI LAVORATORI INTERINALI EX TIM. TAGLIALATELA, UILCOM CAMPANIA: “SENTENZA IMPORTANTE CHE APRE LA STRADA A CENTINAIA DI VERTENZE E ASSUNZIONI NEL SETTORE DEI CALL CENTER


Siamo pienamente soddisfatti. Questa è una sentenza giusta che ci ripaga del fatto che da soli abbiamo creduto nelle cause contro un colosso industriale che aveva sfruttato per anni il lavoro interinale, per poi lasciare i lavoratori per strada sostituendoli con altri più giovani”. Ad affermarlo è Massimo Taglialatela, segretario Generale Uilcom Campania, l’organizzazione sindacale che qualche anno fa ha intentato causa per tramite del proprio ufficio legale alla TIM, azienda inglobata poi nel Gruppo Telecom, per la mancata stabilizzazione di circa 600 lavoratori in somministrazione messi fuori dall’organico dopo un lungo periodo di lavoro al Customer Service 119, servizio di punta per il settore mobile-phone dell’azienda. “Costruimmo nel settembre 2008 – spiega Taglialatela – un accordo con l’azienda per il ricorso al lavoro interinale ai sensi degli artt. 20 e ss. del D.lgs. n.276/03 che avrebbe dovuto prevedere negli anni la piena stabilizzazione dopo un periodo iniziale in somministrazione degli oltre 900 interinali utilizzati. Di questi, invece, l’azienda ne assunse soltanto 300. Decidemmo quindi di proporre alle altre OO.SS. di unirsi a noi nelle vertenze ma nessuno volle schierarsi contro l’azienda. Affidammo quindi al nostro team di avvocati e consulenti la vertenza sulle mancate stabilizzazioni degli interinali ex TIM. Oggi, a distanza di due anni, il Tribunale di Napoli ci ha dato ragione emettendo parere favorevole alla richiesta di reintegro in azienda con assunzione a tempo indeterminato avanzata dai nostri legali in rappresentanza dei tanti lavoratori che si rivolsero a noi perché esclusi dall’accordo. Questa sentenza – spiega Tagliatatela – è importantissima per tante ragioni. Innanzitutto, essa rappresenta un punto fermo nel lavoro in somministrazione perché chiarisce nel dispositivo che non si può essere somministrati, cioè precari, a vita. Le aziende che fanno ricorso al lavoro interinale, quindi, dovranno guardarsi bene per il futuro dall’utilizzo ad oltranza di questa tipologia contrattuale poiché la sentenza chiarisce proprio questo, e cioè che dietro i cosiddetti ‘picchi di lavoro’ a cui spesso le aziende fanno riferimento per giustificare il lavoro para-subordinato soprattutto nei settori più precari come i call center, spesso si nasconde un lavoro senza soluzioni di continuità che è la caratteristica propria del lavoro a tempo indeterminato. Già questo, secondo il Giudice, rende nullo un contratto in somministrazione. In secondo luogo – prosegue l’esponente sindacale – la sentenza della Sezione Lavoro del Tribunale di Napoli è un punto di partenza sulla quale costruire altre decine di vertenze in altrettante aziende, soprattutto nei call center sparsi in tutta la Provincia di Napoli, dove il ricorso alla somministrazione per la gestione dei picchi in eccedenza è l’escamotage che tante aziende medio grandi adottano per non assumere i giovani che, in questo modo, invecchiano restando precari e rimanendo così perennemente esclusi dal lavoro stabile e duraturo.
Un’ultima considerazione Massimo Tagliatatela, segretario generale Uilcom-Uil Campania, la riserva proprio all’azienda: “Un plauso al Gruppo Telecom Italia comunque va rivolto perchè, a differenza di altri e ben noti gruppi industriali, è una realtà che rispetta le sentenze della Magistratura”. Il riferimento ‘esplicito’ è alla vicenda dello stabilimento Fiat di Melfi dove l’azienda non ha rispettato la sentenza del Giudice del Lavoro che aveva ordinato il reintegro dei tre operai licenziati in occasione delle agitazioni sindacali vissute nello comprensorio industriale lucano.
           
           
Napoli, 14 settembre 2010                      L'Ufficio Stampa

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