Comunicato stampa
Napoli - Sciopera l'outsourcer di Telecom Italia: "Lo scontro tra il sindacato e Telecontact center mette a rischio il customer service di Telecom in tutto il Paese"Il braccio di ferro tra le OO.SS. delle Telecomunicazioni e la Telecontact center SpA di Napoli - l'azienda del Gruppo Telecom che ne gestisce a livello nazionale i principali servizi di call center e customer service in outsourcing - rischia di far saltare fino a fine mese i centralini del principale operatore di telefonia fissa del Paese. Ad affermarlo in una nota alla stampa è Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom-Uil, la prima organizzazione sindacale nel settore dei call center in Campania, in occasione dello sciopero di oggi che ha visto oltre il 90% dei lavoratori della sede di Telcontact di via Stadera a Poggioreale incrociare le braccia per protesta contro l'azienda. "I motivi dello sciopero sono molteplici - spiega Taglialatela - si va dal mancato riconoscimento del corretto livello inquadramentale per i dipendenti attualmente assunti al quarto livello, alla troppa flessibilità richiesta dall'azienda, agli spostamenti improvvisi senza confronto con la Rsu e il sindacato". Ma il malessere denunciato da mesi dal sindacato va ben oltre. E a motivare le ragioni profonde della mobilitazione, che ha visto già il 12 agosto scorso una prima giornata di scontro frontale con l'azienda con oltre l'80 per cento di adesione allo sciopero, ci pensa il segretario della Uil che rincara la dose: "I lavoratori di Telecontact di Napoli hanno dimostrato negli anni una professionalità al di sopra della media nella gestione dei clienti 'corporate' sulla coda altamente qualificata del 191, quella che gestisce tutto il mondo delle imprese e delle attività commerciali che hanno scelto Telecom Italia come gestore della propria linea aziendale per la tempestività e la qualità della risposta. A questo servizio - prosegue Taglialatela - si è aggiunto di recente anche 'Open access', il customer service per i guasti alle linee telefoniche per gli utenti consumer, un bacino enorme di cittadini che scelgono Telecom Italia per la propria linea privata. Per far fronte a tutto questo surplus di lavoro Telecontact ha aumentato spropositatamente il lavoro supplementare, senza di pari passo pensare ad un piano di nuove assunzioni e incrementi orari visto che i lavoratori di Tcc sono tutti part-time al 50 ed al 75%".
Il rischio concreto è serio e il sindacato non perde tempo a denunciarlo: "Se la direzione aziendale continua a 'menare il can per l'aia' e ad ignorare le rivendicazioni legittime avanzate dai sindacati per conto dei lavoratori, ci sarà una paralisi di servizi importanti per il Paese che avrà gravi ripercussioni, in questo momento di crisi, in tanti comparti". Tra i servizi, infatti, che unici in Italia gestiscono i lavoratori di Telecontact center Napoli vi sono, oltre al 191 ed al servizio guasti rete fissa di Telecom, anche il call center di Alitalia per le informazioni sui voli e sui check-inn, il call center di Aereoporti di Roma per tutte le info sugli orari e sulla ricerca e recupero dei bagagli smarriti (Lost&Found), il call center di Wind Jet per la prenotazione e l'acquisto di biglietti con carta di credito e il call center della piattaforma digitale del network nazionale La7. Da qui - considerata la particolarità del centro di Napoli come polo di eccellenza ove destinare anche commesse in lingua portoghese, tedeca e spagnola su cui sono già operative da mesi operatrici specializzate - il sindacato da tempo chiede che Napoli abbia una sua specifica direzione per le relazioni sindacali e che segua quindi un percorso territoriale e non più nazionale per le relazioni industriali per meglio gestire il rapporto con le OO.SS. e le Rsu. "Nelle prossime ore - conclude l'esponente Uil - valuteremo insieme anche alla Confederazione regionale ed alle altre OO.SS. i risultati dello sciopero odierno che, dalle prime stime, si attesta su una percentuale altissima di adesioni e prenderemo in esame insieme alle Rsu tutte le ulteriori azioni di lotta per trasformare in diritti riconosciuti contrattualmente le giuste rivendicazioni dei lavoratori di Telecontact".
Napoli, 29 agosto 2011 L'Ufficio stampa
Massimo Taglialatela, Segretario Generale Uilcom-Uil |