SINDACATO, COMUNICAZIONE. TAGLIALATELA, UILCOM: "IL 2011 SI CHIUDE NEL SEGNO DELLA CASSA INTEGRAZIONE. PER IL 2012 O CI SARA' RIPRESA, OPPURE GRAN PARTE DELLE IMPRESE CHIUDERANNO""Il 2011 si è chiuso nel segno della cassa integrazione per centinaia di aziende. Se nel 2012 non ci sarà vera ripresa, il quadro complessivo dell'intero settore della Comunicazione in Campania sarà critico e ci ritroveremo, già nel primo trimestre, a gestire mobilità e chiusure aziendali". Questo, in sintesi, quanto riportato in una nota del sindacato Uilcom, la categoria che per conto della Uil rappresenta una vasta area di contratti, dalle Telecomunicazioni allo Spettacolo, dalla Rai alle Emittenze radio foniche e televisive private, dal Tempo libero alle case da gioco e alle sale cinematografice, dall'Ippica al settore dei Grafici e Poligrafici. Una platea numerosissima di lavoratori che in Campania, oltre che a livello nazionale, rappresentano la macro categoria della Comunicazione di cui la Uilcom è titolare della rappresentatività.
"Siamo molto preoccupati - afferma Massimo Taglialatela, segretario campano dell'Organizzazione sindacale - l'anno che si sta per chiudere è stato drammatico dal punto di vista della tenuta occupazionale e dell'uscita dal mercato del lavoro di centinaia di lavoratori nella nostra Regione. Nella sola Provincia di Napoli - spiega il sindacalista - la nostra categoria ha dovuto farsi carico della crisi di tante aziende importanti. La più significativa tra queste è certamente stata la crisi di Telecom Italia, che ha visto ridimensionarsi sensibilmente il proprio numero di occupati e il Sindacato si è trovato costretto ad accettare il 'palleativo' dei contratti di solidarietà per centinaia di lavoratori ai quali si prospettava dall'azienda l'unica strada del licenziamento".
Nelle Telecomunicazioni, come era prevedibile, sono entrati in crisi i call center in outsourcing a causa delle delocalizzazioni e del dumping tra aziende fornitrici di servizi: “I grossi gestori come Wind, Vodafone e Tim - spiega Taglialatela – si sono fatti concorrenza al ribasso sulle tariffe del lavoro gestito dagli outsourcer di riferimento e questo, unito al fenomeno delle delocalizzazioni, ha creato molti problemi alle aziende che gestiscono appunto su commessa il lavoro dei grossi gestori di telefonia mobile e fissa del Paese”. A farne le spese è stata Conversa, azienda che impiegava oltre 200 dipendenti nel Contact center di Casalnuovo e che lavorava per Mediaset Premium: dopo una tortuosa e complessa cassa integrazione in deroga in seguito al fallimento della società controllata dal Gruppo Voicity, i dipendenti sono stati messi in mezzo ad una strada e soltanto una ventina sono stati recuperati da Almaviva, colosso dell’outsourcer che lavora per Vodafone. Ma anche le aziende ‘in house’ segnano pesanti battute di arresto. Il caso di Wind che annuncia la volontà di cedere la propria rete con tutti i dipendenti a società esterne la dice lunga sulle ricadute che certi scenari ampiamente prevedibili per il 2012 potrebbero avere in Campania in termini i tenuta occupazionale.
Dalle Telecomunicazioni allo Spettacolo, dove il quadro non sembra affatto rassicurante: “La vicenda del Teatro Trianon – prosegue il segretario Uilcom – benché nelle ultime settimane si sia registrato qualche passo in avanti, è soltanto la punta di un iceberg che in Campania potrebbe far emergere un sostrato di mancati interventi a sostegno del Teatro, della Cultura e del Cinema ed un mix di politiche non troppo accorte verso questi settori che potrebbero portare nel prossimo futuro a drastici ridimensionamenti nel panorama teatrale e della produzione culturale e cine audio visiva della nostra regione”.
Nel mondo della Comunicazione insistono anche aziende storiche come l'Ippodromo di Agnano e l'Edenlandia, con il Giardino Zoologico e tutto l'indotto ad esso correlato, ed anche queste sono entrate in crisi.
Dalla Uilcom riferiscono, ancora, di una sofferenza notevole nel settore Grafico Editoriale: “Aziende importanti come Il Mattino di Napoli stanno attraversando delicatissimi processi di riorganizzazione del proprio ‘core business’ a seguito dell’impatto devastante che la digitalizzazione dell’informazione sta avendo sulle vendite dei giornali e degli spazi pubblicitari. Già il Corriere del Mezzogiorno – si legge nella nota – ha aperto in questi giorni prima di Natale la cassa integrazione per il 50% del personale poligrafico per le sedi di Napoli e Bari e non è da escludere che grosse ripercussioni ci potranno essere nelle prime settimane del nuovo anno anche per i reparti di spedizione e centri stampa dei principali quotidiani di Napoli e della Campania”.
Grande difficoltà si registrano anche nel mondo dei cartai e cartotecnici, non soltanto editoriali: “Stiamo gestendo – spiega Taglialatela - la delicate fase di rilancio e riposizionamento sul mercato di quelle imprese un tempo fiore all’occhiello della Campania come Edizioni Simone Spa, la storica casa editrice di pubblicazioni scientifiche ed universitarie che si è trovata costretta ad attivare un percorso di cassa integrazione per far fronte alla crisi della vendita su scala nazionale dei propri prodotti. Nel settore cartaio, inoltre, non c’è più una cartiera o un’azienda di produzione cartotecnica che assuma o investa su nuove tecnologie o sperimentazioni. Anzi, in quel segmento non si fa altro che dismettere e chiudere le fabbriche, molte delle quali sono a cavallo tra le province di Napoli e Salerno”.
Poi c’è la delicata vicenda della Rai, sulla quale il segretario Uilcom si sofferma maggiormente vista la centralità del servizio pubblico televisivo per il Sindacato: “Sulla Rai c’è da registrare una pesante battuta d’arresto nelle relazioni con l’azienda che, nelle ultime settimane, contrariamente a quanto affermato dal Cda per tutto il 2011 ha evidenziato la reale volontà di non investire più sul Mezzogiorno, arrestando di fatto quel processo virtuoso di trasformazione del Centro di produzione di viale Mazzini in un ‘Polo di eccellenza’ nelle produzioni culturali e cine audio visive. La dismissione di Raiway e la cessazione delle riprese in esterna, che unitariamente alle altre Organizzazioni di categoria abbiamo condannato e contrastato con lo sciopero del 22 dicembre scorso al quale hanno aderito il 95% dei lavoratori, lo dimostrano ampiamente”.
In conclusione, Taglialatela ribadisce l’impegno del sindacato: “Noi continueremo nella nostra missione di rappresentare al meglio le istanze dei lavoratori per tutelarne i diritti e farci portavoce dei bisogni. Occorre, però, che le Istituzioni mettano in campo interventi netti per rilanciare le imprese affinché riprendano ad assumere e a fare accordi innovativi col la controparte sindacale, altrimenti nel 2012 il sistema lavoro dell’intera regione collasserà definitivamente”.
"Questo è il bello della discussione: se argomenti in modo giusto, non hai mai torto"
mercoledì 28 dicembre 2011
martedì 13 dicembre 2011
WIND SI PREPARA ALLO SCIOPERO DEL 16 DICEMBRE
Logo aziendale liberamente tratto dal WEB |
Uilcom Campania
Comunicato Stampa
WIND SI PREPARA ALLO SCIOPERO DEL 16 DICEMBRE. TAGLIALATELA, UILCOM CAMPANIA: “L’AZIENDA AVVII SUBITO IL CONFRONTO CON I SINDACATI O SI APRIRA’ UNA LUGA STAGIONE DI LOTTA”
Non si registrano passi in avanti nella vertenza tra le Organizzazioni sindacali ed il vertice nazionale di Wind Telecomunicazioni. Nonostante la disponibilità a trattare su risparmi e inefficienze dichiarata più volte dai sindacati di categoria a livello nazionale e locale, la società non ha dato alcun segnale di distensione né, come ci si aspettava, ha convocato alcun tavolo per iniziare con i rappresentanti dei lavoratori un confronto per trovare in tempi rapidi soluzioni diverse da quelle della cessione della Rete. Non è stato considerato infatti sufficiente da parte di tutti i sindacati l’annuncio da parte di Wind di aver ‘rallentato’ lo studio sulla cessione e sulla scelta del partner finale. “Se entro domani non cambia qualcosa saremo costretti a confermare lo sciopero nazionale per l’intero turno proclamato per venerdì”. E’ questo il commento secco di Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom Campania, che aggiunge: “In questi mesi abbiamo ricercato tutte le possibili strade alternative all’ipotesi di esternalizzare un pezzo così importante dell’attività di un gestore telefonico centrale nella vita economica del Paese quale è Wind. Da parte aziendale, però, non è stata data mai attenzione alle nostre proposte avanzate a tutti i tavoli di confronto. Questo per noi significa che l’azienda aveva già da tempo l’intenzione di iniziare a smembrare il proprio core business per alleggerire il costo del lavoro nel modo peggiore possibile e cioè attraverso la cessione a terzi di reparti strategici per l’intera realtà industriale”.
Dal 6 al 22 dicembre in tutta l’azienda sono state sospese tutte le prestazioni straordinarie e le reperibilità. I sindacati, intanto, preparano la macchina organizzativa per la protesta: sono previsti, infatti, presidi in tutta Italia e dinanzi a tutte le sedi del Gruppo. Per la Campania l’appuntamento più importante è dinanzi alla sede del Consiglio regionale al centro direzionale, dove i lavoratori si concentreranno insieme alle OO.SS. e faranno sentire la loro voce contro il piano riorganizzativo annunciato dall’azienda. “Staremo al fianco dei dipendenti di Wind” prosegue Taglialatela, che lancia in conclusione un appello all’azienda: “Wind dimostri di avere capacità negoziali ed avvii immediatamente il confronto con le OO.SS. e le Rsu, perché è solo con il contributo di tutti i soggetti che questa realtà potrà trovare la strada giusta per uscire dall’empasse in cui è entrata da tempo. In caso contrario, siamo pronti ad una lunga stagione di lotta”.
Massimo Taglialatela, Segretario generale Uilcom Campania |
martedì 20 settembre 2011
Uilcom Campania > Comunicato stampa - Molte aziende di call center si insediano a Gianturco: la Uilcom scrive all’Assessore alla Mobilità del Comune per affrontare i problemi di parcheggio e sicurezza nella zona Est di Napoli
Uilcom Campania
Comunicato stampa
Lavoro. Napoli, Telecomunicazioni (call center): sempre più aziende si trasferiscono nella zona di Poggioreale, Granturco e San Giovanni a Teduccio. La Uilcom scrive all’assessore alla Mobilità del Comune per affrontare i problemi di parcheggio e sicurezza nella zona.
Sono sempre di più le aziende, soprattutto nel mondo dei Servizi e delle Telecomunicazioni, che stanno trasferendo le proprie attività nella zona di Napoli est, quella vasta area che parte dai confini di Poggioreale e attraversa i quartieri periferici e degradati di Gianturco, San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli, estendendosi fino ai limiti territoriali con i comuni di Cercola, Volla e San Giorgio a Cremano.
Ad inaugurare questa migrazione di aziende e lavoratori verso la zona est della città è stato il Gruppo Almaviva, primaria impresa di servizi ai call center operante a livello nazionale che ha annunciato già da tempo al sindacato la sua intenzione. “Questo percorso – spiega Massimo Tagliatatela, segretario generale della Uilcom-Uil, organizzazione che rappresenta i lavoratori dei call center – può diventare un progetto virtuoso e di rilancio sia per le imprese che per i lavoratori se le aziende condividono modalità e tempi con le Organizzazioni sindacali che, nel contempo, possono attivarsi presso le Istituzioni pubbliche per consentire alle aziende ed ai lavoratori tutta l’assistenza che serve in questi casi, visto che si va incontro ad inevitabili e comprensibili problemi legati alla logistica ed al trasporto di mezzi e persone. Non si può dire la stessa cosa del Gruppo Assist ex Desitalia – prosegue Tagliatatela – altra azienda leader nei sevizi ai call center che gestisce in outsourcing il servizio 190 di Vodafone, che ha spostato la propria sede da via Argine a via Sannio nella zona più degradata di Granturco e lo ha fatto dalla sera alla mattina, senza dire nulla a nessuno, in pieno mese di agosto esponendo così i lavoratori ad un enorme disagio e i sindacati ad un fortissimo imbarazzo con i lavoratori che, legittimamente, chiedevano alle Rsu se tutto ciò fosse possibile e consentito dalla legge”.
Le conseguenze di questo trasferimento “lampo” operato dall’azienda sono state molteplici e vanno dall’assenza di parcheggi, alla totale mancanza di mezzi pubblici che coprono la zona, al disagio procurato dalla presenza durante tutte le ore del giorno di prostitute e transessuali che, per la venuta da agosto in avanti dei lavoratori di Assist, sono diventati piuttosto minacciosi e aggressivi. “Una lavoratrice – racconta il sindacalista Uil – è uscita dal call center alle 22, alla fine del proprio turno di lavoro e, recatasi nei pressi della propria autovettura parcheggiata alla ‘men peggio’ in una traversina nei pressi del sito aziendale, è stata malmenata ed ingiuriata da un transessuale che era intento ‘nel suo lavoro’ con un cliente proprio dietro l’automobile della malcapitata. Ma questo – prosegue Tagliatatela – è soltanto il più tragicomico degli episodi che si stanno verificando praticamente ogni giorno. Il problema più angoscioso per i lavoratori – spiega il segretario sindacale – resta l’assenza totale di parcheggi che espone i lavoratori anche al problema della sicurezza, oltre a quello del disagio. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente all’Assessore alla Mobilità del Comune di Napoli, la Dottoressa Donati , al fine di insediare un tavolo per affrontare i problemi che queste aziende e i loro dipendenti stanno incontrando nell’area Est di Napoli allo scopo di individuare da subito soluzioni certe all’assenza di aree per il parcheggio e interventi celeri per il presidio e la sicurezza dell’intera area, almeno durante gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori che osservano turnazioni su fasce orarie. Resta deprecabile – conclude Tagliatatela a nome della Uil – l’atteggiamento di quelle aziende come Assist che ignorano le più elementari regole di corrette relazioni con le rappresentanze sindacali”.
Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom |
venerdì 16 settembre 2011
Uilcom Campania > Comunicato stampa - Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha incontrato i lavoratori del Teatro di San Carlo e le rappresentanze
Uilcom Campania
Comunicato stampa
Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha incontrato i lavoratori del Teatro di San Carlo e le rappresentanze sindacali.
Taglialatela, Uilcom: "Il Sindaco ha dato ampie garanzie di dialogo con le Organizzazioni sindacali per il rilancio del Teatro a livello europeo: siamo soddisfatti ma non abbassiamo la guardia rispetto ai problemi"
Stamane il Sindaco di Napoli, On. Luigi De Magistris, ha incontrato i lavoratori del Teatro di San Carlo di Napoli e le Organizzazioni sindacali presenti in Teatro nell'ambito di un ciclo di incontri con le principali imprese e realtà di rilievo operanti sul territorio napoletano. Il Sindaco, ricevuto dal management locale e dalle Rsu unitamente alle delegazioni regionali e territoriali delle OO.SS. di categoria di CGIL, CISL e UIL, ha risposto alle domande provenienti dai lavoratori e dai loro rappresentanti sul futuro del massimo teatro napoletano e, più in generale, sullo stato di crisi che attraversa il mondo dello Spettacolo in Italia e, ovviamente, in Campania e a Napoli per effetto dei tagli operati dal Governo all'intero segmento.
Per la Uil Comunicazione è intervenuto il segretario generale Massimo Taglialatela: "Ho ricordato al Sindaco l'esigenza di superare al più presto la fase commissariale per dare al San Carlo una guida politica forte e legittimata, in grado di traghettare verso un completo rilancio questa magnifica realtà che è patrimonio di tutto il Paese". Nel corso dell'incontro non sono mancati i riferimenti all'annoso problema del folto numero di lavoratori precari che operano ormai da anni nel Teatro. "Su questo argomento - spiega Taglialatela - ho chiesto al Sindaco, che assumerà la Presidenza del Teatro dal 1 gennaio 2012 così come previsto dallo Statuto, di considerare già da ora questo importante bacino di lavoratori come dipendenti stabili a tutti gli effetti, sia per il numero di mesi di servizio accumulati, sia soprattutto per la grande professionalità ed il grande contributo che hanno saputo dare e che danno giorno dopo giorno al Teatro".
Tutti argomenti, quelli citati dall'esponente Uil, a cui il Sindaco ha voluto fornire immediate garanzie affermando con chiarezza che i precari sono risorse importanti per il rilancio in Europa e nel Mondo dell'immagine di Napoli e che il dialogo con le OO.SS. sarà al centro del suo mandato di Sindaco per quel che attiene alle competenze assegnategli dal ruolo di Presidente che assumerà dal gennaio prossimo come prevede appunto lo Statuto del San Carlo.
"Siamo soddisfatti - ha concluso quindi il segretario Taglialatela - per quanto dichiarato dal Sindaco di Napoli. Il nostro compito, però, non ci consente fino alla risoluzione definitiva dei problemi di abbassare la guardia".
Comunicato stampa
Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha incontrato i lavoratori del Teatro di San Carlo e le rappresentanze sindacali.
Taglialatela, Uilcom: "Il Sindaco ha dato ampie garanzie di dialogo con le Organizzazioni sindacali per il rilancio del Teatro a livello europeo: siamo soddisfatti ma non abbassiamo la guardia rispetto ai problemi"
Stamane il Sindaco di Napoli, On. Luigi De Magistris, ha incontrato i lavoratori del Teatro di San Carlo di Napoli e le Organizzazioni sindacali presenti in Teatro nell'ambito di un ciclo di incontri con le principali imprese e realtà di rilievo operanti sul territorio napoletano. Il Sindaco, ricevuto dal management locale e dalle Rsu unitamente alle delegazioni regionali e territoriali delle OO.SS. di categoria di CGIL, CISL e UIL, ha risposto alle domande provenienti dai lavoratori e dai loro rappresentanti sul futuro del massimo teatro napoletano e, più in generale, sullo stato di crisi che attraversa il mondo dello Spettacolo in Italia e, ovviamente, in Campania e a Napoli per effetto dei tagli operati dal Governo all'intero segmento.
Per la Uil Comunicazione è intervenuto il segretario generale Massimo Taglialatela: "Ho ricordato al Sindaco l'esigenza di superare al più presto la fase commissariale per dare al San Carlo una guida politica forte e legittimata, in grado di traghettare verso un completo rilancio questa magnifica realtà che è patrimonio di tutto il Paese". Nel corso dell'incontro non sono mancati i riferimenti all'annoso problema del folto numero di lavoratori precari che operano ormai da anni nel Teatro. "Su questo argomento - spiega Taglialatela - ho chiesto al Sindaco, che assumerà la Presidenza del Teatro dal 1 gennaio 2012 così come previsto dallo Statuto, di considerare già da ora questo importante bacino di lavoratori come dipendenti stabili a tutti gli effetti, sia per il numero di mesi di servizio accumulati, sia soprattutto per la grande professionalità ed il grande contributo che hanno saputo dare e che danno giorno dopo giorno al Teatro".
Tutti argomenti, quelli citati dall'esponente Uil, a cui il Sindaco ha voluto fornire immediate garanzie affermando con chiarezza che i precari sono risorse importanti per il rilancio in Europa e nel Mondo dell'immagine di Napoli e che il dialogo con le OO.SS. sarà al centro del suo mandato di Sindaco per quel che attiene alle competenze assegnategli dal ruolo di Presidente che assumerà dal gennaio prossimo come prevede appunto lo Statuto del San Carlo.
"Siamo soddisfatti - ha concluso quindi il segretario Taglialatela - per quanto dichiarato dal Sindaco di Napoli. Il nostro compito, però, non ci consente fino alla risoluzione definitiva dei problemi di abbassare la guardia".
Massimo Taglialatela, Segretario Generale Uilcom-Uil |
Il Teatro di San Carlo |
lunedì 29 agosto 2011
UILCOM CAMPANIA > Comunicato stampa - Sciopera l'outsourcer di Telecom Italia: a rischio il customer service di Telecom in tutto il Paese
UILCOM CAMPANIA
Comunicato stampa
Napoli - Sciopera l'outsourcer di Telecom Italia: "Lo scontro tra il sindacato e Telecontact center mette a rischio il customer service di Telecom in tutto il Paese"Il braccio di ferro tra le OO.SS. delle Telecomunicazioni e la Telecontact center SpA di Napoli - l'azienda del Gruppo Telecom che ne gestisce a livello nazionale i principali servizi di call center e customer service in outsourcing - rischia di far saltare fino a fine mese i centralini del principale operatore di telefonia fissa del Paese. Ad affermarlo in una nota alla stampa è Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom-Uil, la prima organizzazione sindacale nel settore dei call center in Campania, in occasione dello sciopero di oggi che ha visto oltre il 90% dei lavoratori della sede di Telcontact di via Stadera a Poggioreale incrociare le braccia per protesta contro l'azienda. "I motivi dello sciopero sono molteplici - spiega Taglialatela - si va dal mancato riconoscimento del corretto livello inquadramentale per i dipendenti attualmente assunti al quarto livello, alla troppa flessibilità richiesta dall'azienda, agli spostamenti improvvisi senza confronto con la Rsu e il sindacato". Ma il malessere denunciato da mesi dal sindacato va ben oltre. E a motivare le ragioni profonde della mobilitazione, che ha visto già il 12 agosto scorso una prima giornata di scontro frontale con l'azienda con oltre l'80 per cento di adesione allo sciopero, ci pensa il segretario della Uil che rincara la dose: "I lavoratori di Telecontact di Napoli hanno dimostrato negli anni una professionalità al di sopra della media nella gestione dei clienti 'corporate' sulla coda altamente qualificata del 191, quella che gestisce tutto il mondo delle imprese e delle attività commerciali che hanno scelto Telecom Italia come gestore della propria linea aziendale per la tempestività e la qualità della risposta. A questo servizio - prosegue Taglialatela - si è aggiunto di recente anche 'Open access', il customer service per i guasti alle linee telefoniche per gli utenti consumer, un bacino enorme di cittadini che scelgono Telecom Italia per la propria linea privata. Per far fronte a tutto questo surplus di lavoro Telecontact ha aumentato spropositatamente il lavoro supplementare, senza di pari passo pensare ad un piano di nuove assunzioni e incrementi orari visto che i lavoratori di Tcc sono tutti part-time al 50 ed al 75%".
Il rischio concreto è serio e il sindacato non perde tempo a denunciarlo: "Se la direzione aziendale continua a 'menare il can per l'aia' e ad ignorare le rivendicazioni legittime avanzate dai sindacati per conto dei lavoratori, ci sarà una paralisi di servizi importanti per il Paese che avrà gravi ripercussioni, in questo momento di crisi, in tanti comparti". Tra i servizi, infatti, che unici in Italia gestiscono i lavoratori di Telecontact center Napoli vi sono, oltre al 191 ed al servizio guasti rete fissa di Telecom, anche il call center di Alitalia per le informazioni sui voli e sui check-inn, il call center di Aereoporti di Roma per tutte le info sugli orari e sulla ricerca e recupero dei bagagli smarriti (Lost&Found), il call center di Wind Jet per la prenotazione e l'acquisto di biglietti con carta di credito e il call center della piattaforma digitale del network nazionale La7. Da qui - considerata la particolarità del centro di Napoli come polo di eccellenza ove destinare anche commesse in lingua portoghese, tedeca e spagnola su cui sono già operative da mesi operatrici specializzate - il sindacato da tempo chiede che Napoli abbia una sua specifica direzione per le relazioni sindacali e che segua quindi un percorso territoriale e non più nazionale per le relazioni industriali per meglio gestire il rapporto con le OO.SS. e le Rsu. "Nelle prossime ore - conclude l'esponente Uil - valuteremo insieme anche alla Confederazione regionale ed alle altre OO.SS. i risultati dello sciopero odierno che, dalle prime stime, si attesta su una percentuale altissima di adesioni e prenderemo in esame insieme alle Rsu tutte le ulteriori azioni di lotta per trasformare in diritti riconosciuti contrattualmente le giuste rivendicazioni dei lavoratori di Telecontact".
Napoli, 29 agosto 2011 L'Ufficio stampa
Comunicato stampa
Napoli - Sciopera l'outsourcer di Telecom Italia: "Lo scontro tra il sindacato e Telecontact center mette a rischio il customer service di Telecom in tutto il Paese"Il braccio di ferro tra le OO.SS. delle Telecomunicazioni e la Telecontact center SpA di Napoli - l'azienda del Gruppo Telecom che ne gestisce a livello nazionale i principali servizi di call center e customer service in outsourcing - rischia di far saltare fino a fine mese i centralini del principale operatore di telefonia fissa del Paese. Ad affermarlo in una nota alla stampa è Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom-Uil, la prima organizzazione sindacale nel settore dei call center in Campania, in occasione dello sciopero di oggi che ha visto oltre il 90% dei lavoratori della sede di Telcontact di via Stadera a Poggioreale incrociare le braccia per protesta contro l'azienda. "I motivi dello sciopero sono molteplici - spiega Taglialatela - si va dal mancato riconoscimento del corretto livello inquadramentale per i dipendenti attualmente assunti al quarto livello, alla troppa flessibilità richiesta dall'azienda, agli spostamenti improvvisi senza confronto con la Rsu e il sindacato". Ma il malessere denunciato da mesi dal sindacato va ben oltre. E a motivare le ragioni profonde della mobilitazione, che ha visto già il 12 agosto scorso una prima giornata di scontro frontale con l'azienda con oltre l'80 per cento di adesione allo sciopero, ci pensa il segretario della Uil che rincara la dose: "I lavoratori di Telecontact di Napoli hanno dimostrato negli anni una professionalità al di sopra della media nella gestione dei clienti 'corporate' sulla coda altamente qualificata del 191, quella che gestisce tutto il mondo delle imprese e delle attività commerciali che hanno scelto Telecom Italia come gestore della propria linea aziendale per la tempestività e la qualità della risposta. A questo servizio - prosegue Taglialatela - si è aggiunto di recente anche 'Open access', il customer service per i guasti alle linee telefoniche per gli utenti consumer, un bacino enorme di cittadini che scelgono Telecom Italia per la propria linea privata. Per far fronte a tutto questo surplus di lavoro Telecontact ha aumentato spropositatamente il lavoro supplementare, senza di pari passo pensare ad un piano di nuove assunzioni e incrementi orari visto che i lavoratori di Tcc sono tutti part-time al 50 ed al 75%".
Il rischio concreto è serio e il sindacato non perde tempo a denunciarlo: "Se la direzione aziendale continua a 'menare il can per l'aia' e ad ignorare le rivendicazioni legittime avanzate dai sindacati per conto dei lavoratori, ci sarà una paralisi di servizi importanti per il Paese che avrà gravi ripercussioni, in questo momento di crisi, in tanti comparti". Tra i servizi, infatti, che unici in Italia gestiscono i lavoratori di Telecontact center Napoli vi sono, oltre al 191 ed al servizio guasti rete fissa di Telecom, anche il call center di Alitalia per le informazioni sui voli e sui check-inn, il call center di Aereoporti di Roma per tutte le info sugli orari e sulla ricerca e recupero dei bagagli smarriti (Lost&Found), il call center di Wind Jet per la prenotazione e l'acquisto di biglietti con carta di credito e il call center della piattaforma digitale del network nazionale La7. Da qui - considerata la particolarità del centro di Napoli come polo di eccellenza ove destinare anche commesse in lingua portoghese, tedeca e spagnola su cui sono già operative da mesi operatrici specializzate - il sindacato da tempo chiede che Napoli abbia una sua specifica direzione per le relazioni sindacali e che segua quindi un percorso territoriale e non più nazionale per le relazioni industriali per meglio gestire il rapporto con le OO.SS. e le Rsu. "Nelle prossime ore - conclude l'esponente Uil - valuteremo insieme anche alla Confederazione regionale ed alle altre OO.SS. i risultati dello sciopero odierno che, dalle prime stime, si attesta su una percentuale altissima di adesioni e prenderemo in esame insieme alle Rsu tutte le ulteriori azioni di lotta per trasformare in diritti riconosciuti contrattualmente le giuste rivendicazioni dei lavoratori di Telecontact".
Napoli, 29 agosto 2011 L'Ufficio stampa
Massimo Taglialatela, Segretario Generale Uilcom-Uil |
martedì 23 agosto 2011
Lettera della Uilcom a Caldoro sul perdurare della grave situazione al Teatro Trianon Viviani
UILCOM CAMPANIA
Comunicato stampa
Lettera della Uilcom a Caldoro sul perdurare della grave situazione al Teatro Trianon Viviani
"Altro che 'Aria di Napoli', sarebbe più corretto parlare invece di 'Aria di crisi' ". Con queste parole Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom Campania, annuncia l'iniziativa odierna della Uilcom: una lettera dai toni molto diretti e dai contenuti chiari e forti inviata stamane al Presidente della Giunta regionale campana Stefano Caldoro per denunciare il perdurare dello stato di crisi del Teatro Trianon Viviani e della Trianon Viviani SpA, la società partecipata da Regione e Provincia che ne regge amminisrativamente le sorti.
A far muovere il sindacato sono state le promesse più volte fatte e sistematicamente disattese dal Presidente del Cda e dai consiglieri in relazione alla nomina del nuovo direttore artistico, alla presentazione della prossima stagione teatrale e soprattutto al regolare pagamento degli stipendi. Tutte cose che non si sono realizzate. Ma l'attenzione della Uil si focalizza sul mancato pagamento delle retribuzioni, come spiega Taglialatela: "Nonostante le rassicurazioni non sono stati pagati gli stipendi arretrati e niente di buono si prospetta per i prossimi. Infatti, i fondi promessi, non solo non sono arrivati ma addirittura sono stati pignorati presso la Regione Campania dai creditori". Ancor più grave, secondo la Uil, l'assenza di progettualità. Ed il segretario Taglialatela non manca di puntare l'indice su questa tematica nella missiva indirizzata a Caldoro: "Al netto della manifestazione 'Aria di Napoli' nulla é previsto per i prossimi mesi e certo l'assenza di un Direttore Artistico è solo una aggravante". Quindi l'affondo sulle responsabilità di chi ha "mal gestito" in questi mesi il rilancio del Trianon: "Ma si può nascondere l'inefficienza di chi sarebbe deputato al rilancio del Trianon se questi non ha provveduto al tentativo di rilanciarlo concretamente inserendo lo storico Teatro, nell'anno del centenario, nei programmi del Teatro Festival? E che dire se anche per il Festival delle Culture gran parte delle attività saranno previste alla Mostra D'Oltremare? Adesso ci manca solo di non essere inseriti nelle manifestazioni collaterali della America's Cup e tutto sarà finito". In conclusione il segretario della Uil Comunicazione, annucniando che la Uilcom "non si stancherà mai di denunciare questa grave situazione del Trianon", chiede "apertamente" al Presidente Caldoro che vada avanti nell'opera di efficientamento "anche rivedendo le sue stesse nomine, altrimenti anche da queste piccole realtà quel che emergerebbe sarebbe soltanto un triste segnale che nulla è cambiato e che la tanta auspicata discontinuità nei fatti non si realizzerà".
Napoli, 23 agosto 2011 L'Ufficio Stampa
Massimo Taglialatela, Segretario Generale Uilcom |
martedì 26 luglio 2011
UILCOM CAMPANIA: "VODAFONE INCENTIVA ALLA DELOCALIZZAZIONE DEI CALL CENTER IN ALBANIA ED EST EUROPEO".
UILCOM CAMPANIA
comunicato stampa
UILCOM CAMPANIA: "VODAFONE INCENTIVA ALLA DELOCALIZZAZIONE DEI CALL CENTER IN ALBANIA ED EST EUROPEO".
La notizia è di queste ultime ore e subito il mondo sindacale è entrato in fermento. Vodafone ha assegnato la gara per nuovi volumi dei servizi customer del Top Client Business che risponde ad una coda dedicata del servizio clienti 190 alla società Telic Datel Voice del Gruppo Abramo.
A riferire la notizia è Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom che aggiunge: "La gara attivata dal colosso inglese non è stata incentrata sui parametri della qualità ma, al contrario, su quelli della miglior offerta economica per costo di ogni singola ora lavorata, abbattendo il costo a 19 euro quando la media è 25. Come è possibile garantire qualità nella risposta - si chiede il sindacalista - se il costo medio del lavoro di un operatore assunto al terzo o al quarto livello del contratto nazionale delle Telecomunicazioni è al di sopra di gran lunga del parametro dei 19 euro orari proposto da Vodafone per l'assegnazione della commessa?" E la risposta che fornisce la Uil è semplice: "E' evidente che dietro questa logica c'è una scelta aziendale chiara da parte di Vodafone che è quella di sacrificare la qualità in cambio dell'abbattimento dei costi del lavoro e questo significa, in altre parole, favorire il fenomendo del dumping tra le aziende in outsourcing che, in una prima fase, si farebbero concorrenza sleale abbassando al minimo il costo proprosto pur di accaparrarsi la commessa. Il passo successivo sarebbe poi quello di delocalizzare in paesi dove il costo dell'impresa è di gran lunga inferiore a quello italiano".
La Uil Comunicazione fa poi riferimento alle aziende che sul piano regionale hanno assunto da tempo comportamenti virtuosi e che gestiscono grossi volumi del servizio clienti 190 per Vodafone: "Ci sono aziende - spiega Taglialatela - che, anche grazie agli incentivi regionali ed alle buone relazioni con il sindacato, hanno attivato percorsi e accordi con le organizzazioni dei lavoratori per la stabilizzazione degli interinali ed hanno puntato sulla qualità del lavoro e sulla crescita dei propri organici. Casi come quelli di Almaviva, Assist e Visiant tanto per citarne alcuni, dovrebbero essere da esempio per Vodafone e per tutti gli altri committenti. Se la politica delle gare al massimo ribasso - chirisce infine l'esponente Uilcom - messa in campo da Vodafone nell'assegnazione di parte del proprio servizio al miglior offerente che in questo caso è Telic Datel Voice, società del Gruppo Abramo operante in Calabria a Crotone, continuasse sulla linea del minor costo e non della migliore performance qualitativa, di questo passo, finiti gli incentivi, la strada anche per aziende sane e dai comportamenti leali non potrebbe essere differente da quella messa in campo da altri outsourcer e cioè quella della delocalizzazione verso quei paesi dove il costo del lavoro è più sostenibile".
Ufficio stampa Uilcom Campania
comunicato stampa
UILCOM CAMPANIA: "VODAFONE INCENTIVA ALLA DELOCALIZZAZIONE DEI CALL CENTER IN ALBANIA ED EST EUROPEO".
La notizia è di queste ultime ore e subito il mondo sindacale è entrato in fermento. Vodafone ha assegnato la gara per nuovi volumi dei servizi customer del Top Client Business che risponde ad una coda dedicata del servizio clienti 190 alla società Telic Datel Voice del Gruppo Abramo.
A riferire la notizia è Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom che aggiunge: "La gara attivata dal colosso inglese non è stata incentrata sui parametri della qualità ma, al contrario, su quelli della miglior offerta economica per costo di ogni singola ora lavorata, abbattendo il costo a 19 euro quando la media è 25. Come è possibile garantire qualità nella risposta - si chiede il sindacalista - se il costo medio del lavoro di un operatore assunto al terzo o al quarto livello del contratto nazionale delle Telecomunicazioni è al di sopra di gran lunga del parametro dei 19 euro orari proposto da Vodafone per l'assegnazione della commessa?" E la risposta che fornisce la Uil è semplice: "E' evidente che dietro questa logica c'è una scelta aziendale chiara da parte di Vodafone che è quella di sacrificare la qualità in cambio dell'abbattimento dei costi del lavoro e questo significa, in altre parole, favorire il fenomendo del dumping tra le aziende in outsourcing che, in una prima fase, si farebbero concorrenza sleale abbassando al minimo il costo proprosto pur di accaparrarsi la commessa. Il passo successivo sarebbe poi quello di delocalizzare in paesi dove il costo dell'impresa è di gran lunga inferiore a quello italiano".
La Uil Comunicazione fa poi riferimento alle aziende che sul piano regionale hanno assunto da tempo comportamenti virtuosi e che gestiscono grossi volumi del servizio clienti 190 per Vodafone: "Ci sono aziende - spiega Taglialatela - che, anche grazie agli incentivi regionali ed alle buone relazioni con il sindacato, hanno attivato percorsi e accordi con le organizzazioni dei lavoratori per la stabilizzazione degli interinali ed hanno puntato sulla qualità del lavoro e sulla crescita dei propri organici. Casi come quelli di Almaviva, Assist e Visiant tanto per citarne alcuni, dovrebbero essere da esempio per Vodafone e per tutti gli altri committenti. Se la politica delle gare al massimo ribasso - chirisce infine l'esponente Uilcom - messa in campo da Vodafone nell'assegnazione di parte del proprio servizio al miglior offerente che in questo caso è Telic Datel Voice, società del Gruppo Abramo operante in Calabria a Crotone, continuasse sulla linea del minor costo e non della migliore performance qualitativa, di questo passo, finiti gli incentivi, la strada anche per aziende sane e dai comportamenti leali non potrebbe essere differente da quella messa in campo da altri outsourcer e cioè quella della delocalizzazione verso quei paesi dove il costo del lavoro è più sostenibile".
Ufficio stampa Uilcom Campania
Massimo Taglialatela, Segretario Generale Uilcom-Uil |
mercoledì 20 luglio 2011
MEDIASET COSTRETTA A PAGARE GLI STIPENDI ARRETRATI AI LAVORATORI EX CONVERSA
Uilcom Campania
comunicato stampa
MEDIASET COSTRETTA A PAGARE GLI STIPENDI ARRETRATI AI LAVORATORI EX CONVERSA IN SEGUITO ALL’AZIONE LEGALE DELLA UIL
Grazie alla incisiva azione della Uilcom oggi 63 lavoratori della ex CONVERSA srl, società in liquidazione coinvolta nel fallimento del Gruppo Omnia - Voicity attualmente in liquidazione, hanno recuperato le ultime mensilità mai percepite a causa della crisi che ha determinato la chiusura delle attività dell’ex call center che gestiva in outsourcing il servizio di Mediaset Premium.
“Siamo felici per gli esiti della lunga e complessa vertenza che con caparbietà e lungimiranza abbiamo seguito - dichiara Giuseppe Di Marzo Segretario Generale Aggiunto della UILCOM di Napoli - nessuno aveva dato credito alle nostre intuizioni di perseguire RTI/MEDIASET per recuperare le spettanze arretrate, tanto che solo la nostra Organizzazione, assistita dall'avvocato Michele Cuoco, ha portato avanti una vertenza che in molti definivano impossibile. Oggi i fatti ci hanno dato ragione”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Bruno Santoro, delegato dei lavoratori facente capo alla Uil Comunicazione di Napoli: “i lavoratori di Conversa sono attualmente in Cassa integrazione in deroga e quindi versano in condizioni economiche precarie. Questo risultato – spiega il rappresentante dei lavoratori - è giunto nel momento opportuno vista anche la sospensione della erogazione dell’assegno di cassa in attesa di proroga. Noi della Uil – conclude il lavoratore – saremo sempre al fianco dei dipendenti e non smetteremo di assicurare loro il nostro sostegno”.
Le Organizzazioni sindacali, nel mentre, sono in attesa di una convocazione da parte della Provincia per sottoscrivere un accordo che proroghi la CIG in deroga fino a dicembre 2011.
Ufficio Stampa
Uilcom-Uil Campania
Uilcom-Uil Campania
Giuseppe Di Marzo, Segretario Generale Aggiunto Uilcom Napoli |
Taglialatela rieletto segretario generale della Uilcom
Uilcom Campania
comunicato stampa
Taglialatela rieletto segretario generale della Uilcom
Massimo Taglialatela è stato rieletto all’unanimità segretario generale di Napoli e provincia e coordinatore regionale della Uilcom, il sindacato di categoria del comparto della comunicazione. La nomina al termine del congresso straordinario tenuto oggi al teatro Trianon, che ha visto la partecipazione del segretario nazionale Bruno Di Cola.
Nella sua relazione Taglialatela ha proposto «un sindacato moderno, che vuole confrontarsi positivamente con le sfide della modernità, impegnandosi a tutto campo per un nuovo modello di sviluppo che coniughi l’economia con la tutela dei diritti di tutti i lavoratori».
L’animato dibattito si è dipanato sulle vertenze aperte che la Uilcom sta seguendo, come la crisi di Edenlandia, la lotta alla precarietà che ha visto la stabilizzazione in Campania dei lavoratori dei call center in outsourcing in Almaviva, Assist e Visiant, la battaglia per rilanciare Napoli come polo dell’emittenza radiotelevisiva e il centro di produzione Rai come riferimento dell’industria editoriale nel Mezzogiorno.
Un accento particolare è stato posto da Taglialatela alla crisi del mondo dello spettacolo: «Abbiamo voluto celebrare questo congresso al Trianon, un teatro che quest’anno dovrebbe festeggiare – ma non è certo! – il proprio centenario e che insiste su un quartiere difficile, per testimoniare l’attenzione e l’impegno del sindacato sulla vertenza di risanamento e di rilancio di questa struttura che deve essere, ormai, risolta quanto prima».
La segreteria eletta, con Taglialatela, è composta dal segretario generale aggiunto Giuseppe Di Marzo (Telecom Italia) e da Vittorio Desiato (Wind), Michele Maddaloni (teatro di San Carlo) e Raffaele Vona (Vodafone), con l’ufficio stampa e comunicazione affidato al dott. Luigi Mercogliano.
Oltre alla delegazione confederale della Uil Campania, guidata dal segretario Anna Rea, erano presenti al congresso Nicola Coppoletta, Vito Gemmati e Luciano Savant, segretari regionali della Uilcom rispettivamente di Calabria, Puglia e Lazio.
comunicato stampa
Taglialatela rieletto segretario generale della Uilcom
Massimo Taglialatela è stato rieletto all’unanimità segretario generale di Napoli e provincia e coordinatore regionale della Uilcom, il sindacato di categoria del comparto della comunicazione. La nomina al termine del congresso straordinario tenuto oggi al teatro Trianon, che ha visto la partecipazione del segretario nazionale Bruno Di Cola.
Nella sua relazione Taglialatela ha proposto «un sindacato moderno, che vuole confrontarsi positivamente con le sfide della modernità, impegnandosi a tutto campo per un nuovo modello di sviluppo che coniughi l’economia con la tutela dei diritti di tutti i lavoratori».
L’animato dibattito si è dipanato sulle vertenze aperte che la Uilcom sta seguendo, come la crisi di Edenlandia, la lotta alla precarietà che ha visto la stabilizzazione in Campania dei lavoratori dei call center in outsourcing in Almaviva, Assist e Visiant, la battaglia per rilanciare Napoli come polo dell’emittenza radiotelevisiva e il centro di produzione Rai come riferimento dell’industria editoriale nel Mezzogiorno.
Un accento particolare è stato posto da Taglialatela alla crisi del mondo dello spettacolo: «Abbiamo voluto celebrare questo congresso al Trianon, un teatro che quest’anno dovrebbe festeggiare – ma non è certo! – il proprio centenario e che insiste su un quartiere difficile, per testimoniare l’attenzione e l’impegno del sindacato sulla vertenza di risanamento e di rilancio di questa struttura che deve essere, ormai, risolta quanto prima».
La segreteria eletta, con Taglialatela, è composta dal segretario generale aggiunto Giuseppe Di Marzo (Telecom Italia) e da Vittorio Desiato (Wind), Michele Maddaloni (teatro di San Carlo) e Raffaele Vona (Vodafone), con l’ufficio stampa e comunicazione affidato al dott. Luigi Mercogliano.
Oltre alla delegazione confederale della Uil Campania, guidata dal segretario Anna Rea, erano presenti al congresso Nicola Coppoletta, Vito Gemmati e Luciano Savant, segretari regionali della Uilcom rispettivamente di Calabria, Puglia e Lazio.
martedì 14 giugno 2011
VERTENZA EDENLANDIA: PRONTA OFFERTA DA 8 MILIONI DI EURO PER RILANCIARE L'INTERA AREA DIVERTIMENTI DI FUORIGROTTA
COMUNICATO STAMPA
VERTENZA LAVORO IN CAMPANIA. NAPOLI - SPIRAGLI DI LUCE SUL FUTURO DI EDENLANDIA E DELLO ZOO. ANNUNCIATO IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE: PRONTA UN’OFFERTA COMPLESSIVA DI 8 MILIONI DI EURO. NELLE PROSSIME ORE TAVOLO TECNICO PER SANARE I DEBITI E RINEGOZIARE I CANONI.
TAGLIALATELA (UILCOM): “AFFRETTARE I TEMPI PER DAR VITA ALLA NUOVA EDENLANDIA”!
Torna ad intravedersi la luce sulla vicenda di Edenlandia e del Giardino Zoologico di Napoli. In mattinata, infatti, nel corso dell’atteso incontro in Regione tra i creditori e le parti sociali con il liquidatore nominato dal Tribunale, i consulenti della società Park & Leisure - attuale titolare delle attività - incaricati dalla proprietà di ricercare sul mercato investitori interessati, hanno annunciato che è stata loro formalizzata un offerta di 1 milione e 250 mila euro per l’acquisto dello Zoo da parte del Gruppo Brainspark, società quotata alla Borsa di Londra che ha investimenti nel settore del gioco e dell’intrattenimento, oltre che nella comunicazione e nei servizi finanziari e che in Italia ha già realizzato importanti progetti nel settore con il parco divertimenti Mediapolis e il parco acquatico Ondaland. La stessa società ha quindi annunciato nelle prossime ore l’invio di un’offerta di circa 7 milioni di euro per l’acquisizione anche di Edenlandia. “Siamo molto soddisfatti – afferma Massimo Taglialatela a nome della Uilcom-Uil Campania – per l’annuncio delle offerte presentate da questo importante gruppo imprenditoriale che, di fatto, garantirà la salvaguardia di un patrimonio storico di Napoli e, con esso, la tenuta dei livelli occupazionali. La nostra preoccupazione – prosegue il sindacalista – era ovviamente legata anche al mantenimento dell’occupazione e, su questo punto, quanto riferito dai consulenti aziendali in merito alla volontà della Brainspark di lasciare inalterati i numeri degli occupati tra le due realtà ci rasserena, dandoci anche garanzie ulteriori sulla serietà e solidità del gruppo che si appresta a subentrare a Park & Leisure”. Annunciata anche l’intenzione di impegnare operativamente l’intera area dell’ex Cinodromo pari a circa 20000 mq di terreno attualmente inutilizzati, per destinarla al futuro mega-parco dei divertimenti che ha in mente di realizzare Brainspark, che ha anche incaricato un importante studio associato di architetti londinesi per realizzare un progetto per uno Zoo avveniristico che rilanci anche quello specifico ramo di azienda nella piattaforma complessiva della futura area di divertimento di Fuorigrotta. Il tavolo tecnico ha quindi stilato il calendario dei prossimi incontri che vedrà all’opera già dalle prossime ore L’Ente Mostra e l’attuale proprietà di Edenlandia, assistite dai propri legali ed alla presenza del Commissario liquidatore, per conciliare e rinegoziare il debito ancora non escusso dalla Mostra e per evitare che, nonostante la presenza ormai ufficializzata dell’investitore, si arrivi per motivi tecnico-procedurali al 6 luglio dinanzi al Giudice della sezione fallimentare con una relazione negativa da parte del consulente del Tribunale. “I presupposti affinché il parere del liquidatore sia favorevole ci sono tutti – aggiunge Tagliatatela – adesso è sufficiente che le parti si incontrino e concordino un percorso che sani tutto il pregresso e definisca un nuovo canone di locazione dei suoli per il futuro, per consentire così anche alle new company che saranno costituite con l’ingresso di Branspark di ammortizzare i costi di impresa sostenuti per liquidare i creditori ed affrontare lo start-up della nuova Edenlandia.”
Napoli, 14 giugno 2011
lunedì 13 giugno 2011
ORE DECISIVE PER FUTURO EDENLANDIA E GIARDINO ZOOLOGICO. DOMANI INCONTRO IN REGIONE
COMUNICATO STAMPA
VERTENZA LAVORO IN CAMPANIA. NAPOLI: ORE DECISIVE PER FUTURO EDENLANDIA E GIARDINO ZOOLOGICO. DOMANI INCONTRO IN REGIONE TRA IL COMMISSARIO LIQUIDATORE, L’ENTE MOSTRA, GLI ENTI PREVIDENZIALI E OO.SS. TAGLIALATELA (UILCOM): “REGIONE E COMUNE FACCIANO LA LORO PARTE. IL SINDACATO E’ PRONTO A FARE LA SUA”!
Ore decisive per il futuro del parco divertimenti di Edenlandia e per il Giardino Zoologico di Napoli. Domani mattina, infatti, alle 10 è convocato un incontro decisivo alla Regione per capire definitivamente se al commissario liquidatore siano stati presentati elementi sufficienti per evitare il fallimento. In caso contrario, il destino dei lavoratori e delle loro famiglie sarà inevitabilmente segnato. “Sarebbe davvero triste – afferma Massimo Taglialatela a nome della Uilcom-Uil Campania – se, al termine di un percorso fortemente voluto dalle OO.SS. e dai lavoratori, si giungesse ad un nulla di fatto che aprirebbe definitivamente la strada al fallimento dello storico parco giochi di Fuorigrotta e dello Zoo. In questi mesi di lavoro congiunto – prosegue il sindacalista – abbiamo lavorato affinché si ricercassero soluzioni al problema del debito della società. E’ chiaro però che, in assenza di una volontà reale tra le parti a venirsi incontro, anche domani la situazione rimarrebbe in stallo”. Ma a finire nel mirino della Uil non è solo l’Ente Mostra, ma anche il Comune di Napoli. “Abbiamo registrato con stupore – spiega infatti Taglialatela – l’assenza di una posizione ufficiale in tutti questi mesi da parte dell’amministrazione cittadina. Oggi saremo al fianco dei lavoratori riuniti in massa dinanzi l’assessorato sperando che ci possa essere un segnale di discontinuità da parte del Comune di Napoli e che il nuovo Sindaco invii un suo delegato a comunicarci ufficialmente l’intenzione di salvare Edenlandia e lo Zoo di Napoli. In ogni caso la nuova Giunta ha una grande responsabilità verso le imprese che hanno difficoltà a svolgere la propria attività in una città complessa come Napoli. Ed è proprio su questo terreno – conclude l’esponente della Uil – che valuteremo come sindacato d’ora in avanti le scelte e l’operato del nuovo corso politico cittadino”.
Napoli, 13 giugno 2011
martedì 17 maggio 2011
SCIOPERO VODAFONE DEL 20 MAGGIO 2011: DICHIARAZIONI DI MASSIMO TAGLIALATELA
COMUNICATO STAMPA
TELECOMUNICAZIONI, VODAFONE: SINDACATI IN SCIOPERO NAZIONALE IL 20 MAGGIO CONTRO L’ESTERNALIZZAZIONE DI 335 LAVORATORI.
TAGLIALATELA (UILCOM-CAMPANIA): “CHIEDIAMO AI LAVORATORI UNA MOBILITAZIONE ESEMPLARE”!
Il 20 maggio i lavoratori del Gruppo Vodafone Italia incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro per manifestare la propria contrarietà alla decisione annunciata in queste ore dall’azienda di esternalizzare il servizio “FIELD OPERATION” che si occupa della manutenzione degli impianti tecnici e della rete sul territorio nazionale, cedendolo alla società ERICCSON, che gestirà d’ora in avanti per Vodafone Italia questo servizio. La decisione impatterà su 335 lavoratori in tutta Italia, di questi 35 sono operativi nel territorio della Campania. “Chiediamo a tutti i lavoratori di Vodafone della Campania una mobilitazione esemplare per porre un freno immediato a scelte aziendali scellerate e incomprensibili che porterebbero un danno serio al Gruppo Vodafone ed alle professionalità di questi lavoratori altamente qualificati – spiega Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom-Uil Campania, che aggiunge – non consentiremo un’altra fallimentare esperienza di esternalizzazione: la vicenda di Telecom ci ha insegnato che questa prassi corrisponde ad un impoverimento del know how aziendale, delle competenze e delle professionalità e, nel breve e medio termine, si traduce nei fatti in perdita di posti di lavoro e arretramento dell’azienda sui mercati nazionali ed internazionali come posizione strategica, in quanto non più in grado di controllare la propria rete informatica e telematica ed i propri servizi e, per questo motivo, non qualificata per ottenere la stime degli analisti del settore”. La Uilcom , a nome anche delle altre organizzazioni sindacali di categoria, rende note le modalità della protesta: “Lo sciopero riguarderà tutte le sedi nazionali del Gruppo Vodafone e tutti i reparti, compreso il call center che è l’anello più debole della catena e che è già stato interessato in passato da riduzioni di unità lavorative e cessioni di ramo di azienda e non si esclude – si legge infine nella nota del segretario Taglialatela – che, una volta esternalizzata la rete, si possa intaccare nuovamente l’assetto del Customer care e di altri reparti”. Il Sindacato unitario delle Telecomunicazioni annuncia infine le modalità della mobilitazione per la quale è previsto un concentramento ed un presidio militante fin dalle ore 8,00 del mattino dinanzi i cancelli del comprensorio Olivetti dove ha sede la Vodafone e parallelamente in molti altri punti strategici di Napoli e Pozzuoli verranno effettuati volantinaggi allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle ragioni della vertenza.
Napoli, 17 maggio 2011
L’Ufficio Stampa
venerdì 15 aprile 2011
GRANDE VITTORIA DELLA UILCOM CAMPANIA ALLE ELEZIONI DEL FONDO TELEMACO: LA UILCOM PRIMA CON 996 PREFERENZE!
COMUNICATO STAMPA
ELEZIONI FONDO TELEMACO: I LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI SCELGONO LA UIL! TAGLIALATELA, UILCOM CAMPANIA: “PREMIATI PERCHE’ LAVORIAMO CON SERIETA’”!
Si sono concluse le elezioni per il Rinnovo dell’Assemblea dei Delegati di Telemaco, il Fondo integrativo di settore per i lavoratori del comparto delle Telecomunicazioni. Le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno premiato con il loro voto la Uilcom-Uil che è risultata la prima Organizzazione.
Questi i dati elettorali:
UILCOM- UIL 996 Preferenze 36,70%
SLC- CGIL 941 Preferenze 34,67%
Fistel- Cisl 591 Preferenze 21,78%
UGL-Telecomunicazioni 160 Preferenze 5,90%
Con questo risultato la Uilcom Campania registra un incremento dei consensi pari a circa il 22% rispetto alle precedenti elezioni del 2008. “Questo dato conferma ed avvalora la fiducia riposta nel rinnovato quadro dirigente da parte delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende di Telecomunicazioni della Campania – spiega Massimo Taglialatela, segretario generale dell’Organizzazione – e dimostra che i lavoratori sanno scegliere e valutare sia le proposte politiche che, ancora di più, chi le mette in campo. La nostra classe dirigente – prosegue il sindacalista – si trova ad operare in un settore molto complesso e dalle molteplici diversità, non solo salariali, ma che riguardano anche l’organizzazione del lavoro e le prospettive di futuro che variano da lavoratore a lavoratore. Se, ad esempio, nel mondo Telecom ci troviamo di fronte una platea di lavoratori che ha un’anzianità lavorativa ed anagrafica considerevole, il rapporto tra anni di servizio e anzianità anagrafica cambia notevolmente se ci rivolgiamo invece all’organico aziendale di un call center come il 190 di Vodafone o il 119 di Tim o ancor di più se guardiamo all’universo dell’outsourcing, dove la presenza di lavoratori molto giovani e di donne è di gran lunga superiore all’aziende più blasonate come Telecom. Poi c’è da considerare le differenti tipologie contrattuali e la precarietà diffusa in tutto il settore che, nonostante tutto questo, è in forte crescita rispetto ad altri comparti merceologici. Non è stato facile, quindi, spiegare a tutte queste differenti fasce di lavoratrici e lavoratori suddivise per età, reddito, tipologia contrattuale e anzianità di servizio il perché della opportunità di aderire a Telemaco come forma di pensione complementare e votare la nostra Organizzazione. Se oggi i lavoratori e le lavoratrici delle Telecomunicazioni ci hanno premiati è perché abbiamo messo in campo, rispetto ad altri, serietà ed umiltà e non abbiamo mai ‘urlato’ e fatto ‘propaganda becera’. E’ evidente – conclude Taglialatela – che ai lavoratori non piacciono gli urlatori e i demagoghi e per questo hanno scelto la Uil e la nostra proposta politico sindacale”.
Napoli, 15 marzo 2011 L'Ufficio stampa
venerdì 4 marzo 2011
L’8 E 9 MARZO IL FONDO TELEMACO INCONTRA I LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI
C O M U N I C A T O S T A M P A
PREVIDENZA COMPLEMENTARE. L’8 E 9 MARZO IL FONDO TELEMACO INCONTRA I LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI. TAGLIALATELA, UILCOM: “UN’OPPORTUNITA’ PER IL FUTURO DEI PRECARI NELLE TCL E NEI CALL CENTER!
L’8 marzo prossimo il consigliere Flavio Moro, responsabile nazionale di Telemaco, il Fondo integrativo di settore per i lavoratori del comparto delle Telecomunicazioni, interverrà al dibattito organizzato dalla Uilcom Campania che si terrà presso la Sala Tiempo al Centro direzionale Isola E5 alle ore 10.00 e che vedrà la partecipazione dei lavoratori di Ericsson, Almaviva, Telecom e Tim, nonché le aziende dell’indotto informatico di Telecom quali Telepost, Accenture, TFM, HPDCS, MP Facility e Ceva Logistics. A darne notizia, in una nota, è la segreteria regionale della Uilcom-Uil della Campania tramite Massimo Tagliatatela, segretario generale dell’organizzazione: “Il dibattito sulla previdenza complementare – spiega Tagliatatela – assume un’importanza strategica nel nostro settore che, maggiormente rispetto ad altri comparti merceologici, vede al suo interno una moltitudine di aziende, note e meno note, che hanno nei propri organici tante lavoratrici e lavoratori sui quali incombe pesantemente l’incognita sul proprio futuro legata alla pensione. Parlare a questi lavoratori – prosegue il sindacalista – di integrazione salariale al momento della uscita dal mondo del lavoro alla luce delle modifiche introdotte dalla recente riforma, che ha stabilito la possibilità di destinare parte del proprio trattamento di fine rapporto ad un fondo di categoria per costruirsi un’integrazione salariale all’assegno Inps al momento dell’ingresso in prestazione assistenziale, significa porsi la domanda su quale potrebbe essere il loro tenore di vita al momento della pensione e indurli a compiere oggi scelte importanti e meditate sul loro domani e su quello delle loro famiglie”. Il settore delle Telecomunicazioni è infatti più di altri quello nel quale molte sono le aziende che fanno ricorso a forme di lavoro precario e queste tipologie contrattuali sono appannaggio principalmente di una fascia di lavoratrici e lavoratori molto giovani. “Molti di questi precari – aggiunge l’esponente Uil – vengono poi stabilizzati anche grazie alle misure di sostegno alle imprese che fanno nuova occupazione contenute nei bandi del Piano ‘Campania al Lavoro’ varato di recente dall’assessore regionale Nappi. E’ il caso di Almaviva Contact che proprio in queste ultime settimane ha siglato accordi con i Sindacati per la stabilizzazione di oltre 300 somministrati che da anni operavano nel centro di Napoli. A questi lavoratori – conclude il segretario Tagliatatela – va data pronta comunicazione e informativa sulla regola del ‘silenzio-assenso’ introdotta dalla riforma, che entro sei mesi dall’assunzione gli impone di comunicare all’azienda la propria volontà rispetto alla destinazione del Tfr e, contestualmente, l’obbligo del sindacato rispetto a questi lavoratori ed a tutti gli altri assunti da più tempo è quello di spiegare l’importanza di aderire a Telemaco per costruire un sostegno parallelo alla pensione da lavoro dipendente, che non sarà sicuramente sufficiente a mantenere da sola inalterato il tenore di vita di ciascun lavoratore”.
La Uilcom porterà anche in altre aziende delle Telecomunicazioni il responsabile nazionale di Telemaco Flavio Moro. Sono, infatti, previsti altri due momenti: uno nella stessa giornata dell’8 marzo alle 14 nell’auditorium di Telecontact Center, outsourcing del gruppo Telecom e l’altro nella giornata del 9 marzo presso il comprensorio Olivetti di Pozzuoli alle ore 10.00, dove il delegato Telemaco incontrerà i lavoratori di Wind, Vodafone e Com.Data.
Napoli, 04 marzo 2011 L’Ufficio Stampa
giovedì 3 febbraio 2011
STATO DI AGITAZIONE ALL'IPPODROMO DI AGNANO: LA PROTESTA DEGENERA. DICHIARAZIONE DI MASSIMO TAGLIALATELA
COMUNICATO STAMPA
IPPICA, IPPODROMO DI AGNANO: PROTESTA DEI LAVORATORI PER L’ANNUNCIO DELLA MOBILITA’: IN DUE SONO ARRAMPICATI SU UNA DELLE TORRETTE DELLA PISTA DA STAMATTINA. PROCLAMATO SCIOPERO PER OGGI E DOMANI.
TAGLIALATELA, UILCOM: “SI VUOLE SCARICARE SUI LAVORATORI LE NEGLIGENZE AZIENDALI. SUBITO TAVOLI DI CONFRONTO CON LA REGIONE, MA CHI HA SBAGLIATO VADA VIA”
Sono saliti in due, poco prima dell’inizio delle assemblee proclamate stamattina dai lavoratori dell’Ippodromo di Agnano, su una delle torrette adiacenti la pista dell’impianto per protestare contro l’annuncio dell’azienda dell’apertura delle procedure per la messa in mobilità di 27 lavoratori a causa della crisi che impatta sull’Ippica nella nostra regione. Si tratta dei due rappresentati sindacali della Slc-Cgil e della Uilcom-Uil, dipendenti dell’azienda, che minacciano di restare in cima alla torre finché la direzione non ritirerà il provvedimento. “Siamo fortemente preoccupati che la situazione possa degenerare rapidamente, oltre ad esserlo per il destino dei lavoratori e delle loro famiglie”. E’ questo il commento di Massimo Tagliatatela, segretario generale della Uilcom Campania, intervenuto stamattina al presidio ed all’occupazione del sito organizzata dai lavoratori dell’Ippodromo di Agnano. I lavoratori, unitamente alle OO.SS. di settore, avevano indetto ‘ad horas’ assemblee straordinarie per affrontare da subito la situazione di crisi e decidere insieme il da farsi. Già dalle prime ore del mattino, però, la tensione è salita ed all’arrivo delle forze dell’ordine i due rappresentanti sindacali si sono arrampicati su una delle torrette dell’impianto e al momento non hanno intenzione di scendere, mentre altri hanno intimato ai fantini che svolgevano l’allenamento di sgomberare la pista, bloccandone poi l’accesso con un trattore ed altri mezzi. “La situazione è tesissima – aggiunge Tagliatatela – i due lavoratori sono da stamattina arroccati su una delle torri che circondano la pista e non intendono scendere finché l’azienda non diramerà un comunicato con il ritiro della procedura di mobilità. Si intende scaricare sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie le negligenze di una gestione che non ha guardato avanti e si è adagiata soltanto sugli stanziamenti dell’UNIRE che oggi sono fortemente diminuiti. Ecco il risultato: adesso l’azienda ha la responsabilità di quanto può accadere”. Dalle assemblee è emersa la richiesta unanime dei lavoratori che chiedono le dimissioni dell’attuale amministratore delegato accusato di aver “distratto risorse” verso l’ippodromo di Siracusa di cui è proprietario, impoverendo di progettualità e di investimenti il sito di Agnano. Le assemblee hanno anche proclamato lo sciopero per oggi dalle 12 alle 18.30 e il blocco delle corse anche per domani dalle 13 alle 17. “Intanto siamo al lavoro col fiato in gola – conclude l’esponente sindacale Uil – per coinvolgere da subito le istituzioni politiche affinché si scongiuri il peggio. In giornata inoltreremo al Presidente Caldoro ed all’assessore al Lavoro Nappi una richiesta urgente per l’apertura di un tavolo di crisi che coinvolga anche Comune e Provincia. Ma l’azienda dovrebbe dare un segnale per placare gli animi dei lavoratori e consentirci di ricondurre la protesta nei canali tradizionali dell’agire sindacale: chi ha amministrato male dovrebbe assumersi fino in fondo la responsabilità e fare un passo indietro”.
Napoli, 03 febbraio 2011 L'Ufficio stampa
Iscriviti a:
Post (Atom)